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Cavalleria rusticana” by Pietro Mascagni libretto (Italian)

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Personaggi

Santuzza, giovane contadina (soprano)
Turiddu, giovane contadino (tenore)
Lucia, sua madre (contralto)
Alfio, carrettiere (baritono)
Lola, sua moglie (mezzosoprano)

La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia.—Nel fondo, a destra, Chiesa con porta praticabile. — A sinistra l'osteria e la casa di Mamma Lucia. — È il giorno di Pasqua.
(A sipario calato.)

TURIDDU
O Lola c'hai di latti la cammisa
si bianca e russa comu la cirasa,
quannu t'affacci fai la vucca a risa,
biatu pì lu primu cu ti vasa!
Ntra la puorta tua lu sangu è spasu,
ma nun me mpuorta si ce muoru accisu ...
e si ce muoru e vaju 'n paradisu
si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu

SCENA PRIMA
Coro

DONNE (di dentro)
Gli aranci olezzano sui verdi margini,
cantan le allodole tra i mirti in fior;
tempo è si mormori da ognuno il tenero
canto che i palpiti raddoppia al cor

UOMINI (di dentro)
In mezzo al campo tra le spiche d'oro
giunge il rumore delle vostre spole;
noi stanchi riposando dal lavoro
a voi pensiamo, o belle occhi-di-sole.
O belle occhi-di-sole, a voi corriamo,
come vola l'augello al suo richiamo
(Il coro entra in iscena)

DONNE
Cessin le rustiche opre:
la Virgine serena
allietasi del Salvator!
(Il coro traversa la scena ed esce)

SCENA II
Santuzza e Lucia

SANTUZZA (entrando.)
Dite, mamma Lucia...

LUCIA (sorpresa.)
Sei tu?... che vuoi?

SANTUZZA
Turiddu ov'è?

LUCIA
Fin qui vieni a cercare
il figlio mio?

SANTUZZA
Voglio saper soltanto,
perdonatemi voi, dove trovarlo

LUCIA
Non lo so, non lo so, non voglio brighe!

SANTUZZA
Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
fate come il Signore a Maddelena,
ditemi per pietà, dov'è Turiddu...

LUCIA
È andato per il vino a Francofonte

SANTUZZA
No!... l'han visto in paese ad alta notte...

LUCIA
Che dici?... se non è tornato a casa!
(avviandosi all'uscio di casa)
Entra...

SANTUZZA (disperata.)
Non posso entrare in casa vostra....
Sono scomunicata!

LUCIA
E che ne sai
del mio figliuolo?

SANTUZZA
Quale spina ho in core!

SCENA III
Alfio, Coro e DETTE

ALFIO
Il cavallo scalpita,
i sonagli squillano,
schiocca la frusta.—Ehi là!—
Soffii il vento gelido,
cada l'acqua e nevichi,
a me che cosa fa?

CORO
O che bel mestiere
fare il carrettiere
andar di qua e di là!

ALFIO
M'aspetta a casa Lola
che m'ama e mi consola,
ch'è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
i sonagli squillino,
è Pasqua, ed io son qua!

CORO
O che bel mestiere
fare il carrettiere
andar di qua e di là!

LUCIA
Beato voi, compar Alfio, che siete
sempre allegro così!

ALFIO.
Mamma Lucia,
n'avete ancora di quel vecchio vino?

LUCIA
Non so; Turiddu è andato a provvederne

ALFIO
Se è sempre qui!—L'ho visto stamattina
vicino a casa mia

LUCIA (sorpresa)
Come?

SANTUZZA (rapidamente)
Tacete
(dalla Chiesa odesi intonare l'alleluja)

ALFIO
Io me ne vado, ite voi altri in chiesa.
(esce)

CORO INTERNO (dalla Chiesa.)
Regina coeli, laetare—Alleluja!
Quia, quem meruisti portare—Alleluja!
Resurrexit sicut dixit—Alleluja!

CORO ESTERNO (sulla piazza.)
Inneggiamo, il Signor non è morto.
Ei fulgente ha dischiuso l'avel,
inneggiamo al Signore risorto
oggi asceso alla gloria del Ciel!
(il Coro esce lentamente)

SCENA IV
Lucia e Santuzza

LUCIA
Perchè m'hai fatto segno di tacere?

SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma, prima d'andar soldato
Turiddu aveva a Lola eterna fè giurato.
Tornò, la seppe sposa; e con un nuovo amore
volle spegner la fiamma che gli bruciava il core:
m'amò, l'amai. Quell'invida d'ogni delizia mia,
del suo sposo dimentica, arse di gelosia....
Me l'ha rapito. Priva dell'onor mio rimango:
Lola e Turiddu s'amano, io piango, io piango, io piango!

LUCIA
Miseri noi, che cosa vieni a dirmi
in questo santo giorno?

SANTUZZA
Io son dannata....
Andate, o mamma, ad implorare Iddio,
e pregate per me.—Verrà Turiddu,
vo' supplicarlo un'altra volta ancora!

LUCIA (avviandosi alla chiesa.)
Ajutatela voi, Santa Maria!
(esce)

SCENA V
Santuzza e Turiddu

TURIDDU
Tu qui, Santuzza?

SANTUZZA
Qui t'aspettavo

TURIDDU
È Pasqua, in chiesa non vai?

SANTUZZA
Non vo.
Debbo parlarti...

TURIDDU
Mamma cercavo

SANTUZZA
Debbo parlarti...

TURIDDU
Qui no! Qui no!

SANTUZZA
Dove sei stato?

TURIDDU
Che vuoi tu dire?...
A Francofonte!

SANTUZZA
No, non è ver!

TURIDDU
Santuzza, credimi...

SANTUZZA
No, non mentire;
ti vidi volgere giù dal sentier.
E stamattina, all'alba, t'hanno scôrto
presso l'uscio di Lola

TURIDDU
Ah! m'hai spiato!

SANTUZZA
No, te lo giuro. A noi l'ha raccontato
Compar Alfio, il marito, poco fa

TURIDDU
Così ricambi l'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?

SANTUZZA
Oh! questo non lo dire...

TURIDDU
Lasciami dunque, invan tenti sopire
il giusto sdegno colla tua pietà

SANTUZZA
Tu l'ami dunque?

TURIDDU
No...

SANTUZZA
Assai più bella
è Lola

TURIDDU
Taci, non l'amo

SANTUZZA
L'ami....
Oh! maledetta!

TURIDDU
Santuzza!

SANTUZZA
Quella
cattiva femmina ti tolse a me!

TURIDDU
Bada, Santuzza, schiavo non sono
di questa vana tua gelosia!

SANTUZZA
Battimi, insultami, t'amo e perdono,
ma è troppo forte l'angoscia mia

SCENA VI
Lola e DETTI

LOLA (dentro alla scena.)
Fior di giaggiolo,
gli angeli belli stanno
a mille in cielo,
ma bello come lui
ce n'è uno solo. (entrando)
Oh! Turiddu.... È passato Alfio? (sarcastica)

TURIDDU
Son giunto
ora in piazza. Non so.... (impacciato)

LOLA
Forse è rimasto
del maniscalco, ma non può tardare. (ironica)
E ... voi ... sentite le funzioni in piazza...

TURIDDU
Santuzza mi narrava...

SANTUZZA (tetra.)
Gli dicevo
che oggi è Pasqua e il Signor vede ogni cosa!

LOLA (c.s.)
Non venite alla messa?

SANTUZZA (tetra.)
Io no, ci deve
andar chi sa di non aver peccato

LOLA
Io ringrazio il Signore e bacio in terra!

SANTUZZA (ironica.)
Oh! fate bene, Lola!

TURIDDU
Andiamo! andiamo!
Qui non abbiam che fare

LOLA (ironica.)
Oh! rimanete!

SANTUZZA (a Turiddu.)
Si, resta,
resta, ho da parlarti ancora!

LOLA
E v'assista il Signore; io me ne vado
(entra in chiesa)

SCENA VII
Santuzza e Turiddu

TURIDDU (irato.)
Ah! lo vedi, chè hai tu detto...?

SANTUZZA
L'hai voluto, e ben ti sta

TURIDDU (le s'avventa.)
Ah! perdio!

SANTUZZA
Squarciami il petto...

TURIDDU (s'avvia.)
No!

SANTUZZA (trattenendolo.)
Turiddu, ascolta!

TURIDDU
Va!

SANTUZZA
No, no, Turiddu—rimani ancora,
abbandonarmi—dunque tu vuoi?

TURIDDU
Perchè seguirmi—perchè spiarmi,
sul limitare—fin della chiesa?

SANTUZZA
La tua Santuzza—piange e t'implora;
come cacciarla—così tu puoi?

TURIDDU
Va, ti ripeto—va non tediarmi,
pentirsi è vano—dopo l'offesa!

SANTUZZA (minacciosa.)
Bada!..

TURIDDU
Dell'ira tua non mi curo!
(la getta a terra e fugge in chiesa)

SANTUZZA (nel colmo dell'ira.)
A te la mala Pasqua, spergiuro!

SCENA VIII
Santuzza e Alfio

SANTUZZA
Oh! il Signore vi manda, compar Alfio!

ALFIO
A che punto è la messa?

SANTUZZA
È tardi omai,
Ma per voi, Lola è andata con Turiddu!

ALFIO
Che avete detto?

SANTUZZA
Che mentre correte
all'acqua e al vento a guadagnarvi il pane,
Lola v'adorna il tetto in malo modo!

ALFIO
Ah! nel nome di Dio, Santa, che dite?

SANTUZZA
Il ver. Turiddu mi tolso l'onore,
e vostra moglie lui rapiva a me!

ALFIO
Se voi mentite, vo' schiantarvi il core!

SANTUZZA
Uso a mentire il labbro mio non è!
Per la vergogna mia, pel mio dolore
la trista verità vi dissi, ahimè!

ALFIO
Comare Santa, allor grato vi sono

SANTUZZA
Infame io son che vi parlai così!

ALFIO
No, giusta siete stata, io vi condono;
in odio tutto l'amor mio finì....
Infami loro; ad essi non perdono;
vendetta avrò pria che tramonti il dì.
(escono)

SCENA IX
Tutti escono di chiesa, Lucia traversa la scena ed entra in casa.
Lola, Turiddu e Coro

UOMINI
A casa, a casa, amici, ove ci aspettano
le nostre donne, andiam,
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.—
(il Coro si avvia)

TURIDDU (a Lola che s'avvia.)
Comare Lola, ve ne andate via
senza nemmeno salutare?

LOLA
Vado
a casa e non ho visto compar Alfio!

TURIDDU
Non ci pensate, verrà in piazza.
(al Coro)
Intanto amici, qua,
beviamone un bicchiere
(tutti si avvicinano alla tavola dell'osteria e prendono i bicchieri)

TURIDDU
Viva il vino spumeggiante
nel bicchiere scintillante
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch' è sincero
che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l'umor nero
nell'ebbrezza tenera

CORO
Viva il vino spumeggiante, ecc., ecc
(si ripete il brindisi)

TURIDDU (a Lola.)
Ai vostri amori! (beve)

LOLA (a Turiddu.)
Alla fortuna vostra! (beve)

TURIDDU
Beviam!

CORO
Beviam! Rinnovisi la giostra!
SCENA X
Alfio e DETTI

ALFIO
A voi tutti salute!

CORO
Compar Alfio, salute!

TURIDDU
Benvenuto! con noi dovete bere:
(empie un bicchiere)
ecco, pieno è il bicchiere

ALFIO (respingendolo.)
Grazie, ma il vostro vino io non l'accetto,
diverrebbe veleno entro il mio petto!

TURIDDU (getta il vino.)
A piacer vostro!

LOLA
Ahimè! che mai sarà?

ALCUNE DONNE (a Lola.)
Comare Lola, andiamo via di qua
(tutte le donne escono conducendo Lola)

TURIDDU
Avete altro da dirmi?

ALFIO
Io nulla!

TURIDDU
Allora
sono agli ordini vostri

ALFIO
Or ora!

TURIDDU
Or ora!
(Alfio e Turiddu si abbracciano.—Turiddu morde l'orecchio destro di Alfio.)

ALFIO
Compar Turiddu, avete morso a buono.... (con intenzione)
c'intenderemo bene, a quel che pare!

TURIDDU
Compar Alfio, lo so che il torto è mio;
e ve lo giuro nel nome di Dio
che al par d'un cane mi farei sgozzar;
ma ... s'io non vivo, resta abbandonata ...
povera Santa!... lei che mi s' è data ...
vi saprò in core il ferro mio piantar!

ALFIO (freddamente)
Compare, fate come più vi piace;
io v'aspetto qui fuori, dietro l'orto.
(esce)

SCENA XI
Lucia e DETTI, meno Alfio

TURIDDU
Mamma, quel vino è generoso, e certo
oggi troppi bicchier ne ho tracannato ...
vado fuori all'aperto....
Ma prima voglio che mi benedite
come quel giorno che partii soldato ...
e poi ... mamma ... sentite ...
s'io ... non tornassi ... voi dovrete fare
da madre a Santa, ch'io le avea giurato
di condurla all'altare.—

LUCIA
Perchè parli così, figliuolo mio?

TURIDDU
Oh! nulla!... È il vino che mi ha suggerito!
Per me pregate Iddio!—
Un bacio, mamma ... un altro bacio ... addio!
(l'abbraccia ed esce precipitosamente)

SCENA XII
Lucia, Santuzza e DETTI

LUCIA (disperata correndo in fondo.)
Oh Turiddu?! che vuoi dire?
(Va in fondo alla scena e disperatamente chiama)
Turiddu! Turiddu! ah!
(entra Santuzza.)
Santuzza!..

SANTUZZA (getta le braccia al collo di Lucia.)
Oh! madre mia!..
(si sente un mormorio lontano)

DONNE (correndo.)
Hanno ammazzato compare Turiddu!... (tutti gettano un grido)
(Alcune donne entrano, ed una di esse grida disperatamente. Tutti si precipitano sulla scena. SANTUZZA cade priva di sensi. LUCIA sviene, ed è sorretta dalle donne del Coro.)

(Cala precipitosamente il sipario.)

libretto by Giovanni Targioni-Tozzetti, Guido Menasci 

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