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“La fanciulla del West” by Giacomo Puccini libretto (Italian)
Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo |
L'interno della " Polka ". Uno stanzone costruito rozzamente in forma di triangolo, del quale due pareti costituiscono i lati, quello a destra più sviluppato. L'angolo nel fondo è smussato da una grande apertura che forma la porta, a due battenti, che si sprangano dall'interno. In una parete laterale una scaletta porta ad un pianerottolo che sporge sulla stanza come un ballatoio dal quale pendono pelli di cervo e ruvidi drappi di vivi colori. Sotto il ballatoio un breve passaggio immette nella " sala da ballo,, come indica una scritta a caratteri rossi. Il passaggio è custodito da un orso impagliato. Presso la porta di fondo, è il banco con bicchieri, bottiglie, ecc.: dietro di esso, ad un lato, una credenzetta senza sportelli, con stoviglie, e dall'altro lato, un piccolo barile nel quale i minatori depositano la polvere d'oro. Dietro il banco, nel mezzo, una finestra rettangolare con telaio a dadi: in alto, sopra la finestra è scritto a grandi lettere: " A real home for the boys „. Sulla stessa parete è affisso un avviso di taglia di 5ooo dollari: si leggono chiaro le cifre, il nome " Ramerrez „ , la firma " Wells Fargo „. Dal soffitto pende una varietà di caratteristici commestibili. Da una parte uno schermo di lamina di ferro, per riparare le persone dai colpi di pistola: dall'altro un largo camino. Verso il proscenio il tavolo del " faraone „ con accessori pel giuoco - un altro tavolo verso il fondo - un altro ancora presso il banco. (Dalla grande porta del fondo e attraverso la finestra si scorge la valle, con la sua vegetazione selvaggia di quercie e conifere basse, tutta avvolta nel fiammeggiare del tramonto. Lontano, le montagne nevose si sfumano di toni d'oro e di viola. La luce violenta dell'esterno, che va calando rapidamente, rende anche più oscuro l'interno della "Polka". Nel buio appena si scorgono i contorni delle cose. A sinistra, quasi al proscenio, presso il camino, si vede rosseggiare la bragia del sigaro di Jack Rance. Presso la scaletta a destra, su di una botte è seduto, con la testa fra le mani, Larkens. A un tratto si alza, si leva di tasca una lettera, la guarda con tristezza, va al banco, prende un francobollo, ve l'appiccica sopra, la depone nella cassetta e ritorna a sedere. Fuori, nella lontananza, s'incrociano grida ed echi lamentosi di canti). |
VOCI LONTANE Alla "Polka"! Alle "Palme"! "Holla!" «Hallo!» (un ritornello lontanissimo) "Là lontano, Là lontano, quanto piangerà!... " (Nick, esce dal sottoscala con una candela che ha acceso al lumino ad olio. Accende le candele sparse qua e là: sale su uno sgabello e accende la lampada di mezzo : accende i lumi della sala da ballo, poi sale ad accendere quelli della saletta superiore. La " Polka" si anima ad un tratto. Cominciano ad entrare a gruppi i minatori di ritorno dal campo). HARRY, JOE, BELLO ed altri (entrando) "Hallo", Nick! NICK Buona sera, ragazzi SID E HAPPY, seguiti da BILLY "Hallo"! NICK "Hallo"! JOE, BELLO e gli altri (canterellando un ritornello americano) "Dooda, dooda, day-" HARRY (sedendosi al tavolo del faraone) Sigari, Nick! JOE (battendo una mano sul tavolo) whisky! NICK Son qua. |
BELLO Minnie? NICK Sta bene. SID (che si è seduto al tavolo del faraone, agli altri che sono intorno) Ragazzi, un faraone! Chi ci sta? HARRY Io ci sto. HAPPY Anch'io ci sto. JOE Anch'io. BELLO "All right!» Chi è che tiene banco? HAPPY (indicando Sid) Sid. BELLO Brutto affare. SID (gettando con sprezzo le carte sul tavolo) Chi vuol mischiare, mischi. (Harry mischia le carte) JOE (battendo con la palma aperta sulla spalla di Sid) "Holla!" (Entrano Sonora e Trin seguiti da parecchi minatori con selle ed arnesi che sono gettati rumorosamente a terra; alcuni poi salgono alle sale superiori, altri vanno nella sala da ballo e attorno al tavolo di giuoco) |
SONORA E TRIN Da cena, Nick! Che cosa c'è? NICK C'è poco. Ostriche sott'aceto... SONORA Quello che c'è. TRIN ... Con whisky. SONORA (battendo sulle spalle di Larkens ) "Hallo", Larkens! LARKENS (con melanconia, senza alzare il capo dalle mani) "Hallo"! I MINATORI (preparandosi al giuoco) Andiamo!... SID Fate il giuoco. (Nick, affaccendato, va e viene con bottiglie e bicchieri dalla saletta superiore alla sala da ballo. Apparecchia anche il tavolino di mezzo per Sonora e Trin) JOE (puntando) Al "giardino"! HARRY (c. s.) Alle "piccole"! BELLO (c. s.) Alle "grandi"! |
I MINATORI (dal ballatoio) Nick, da bere! SONORA (a Trin, sedendo al tavolino apparecchiato) Ti aspetto? TRIN (dal gruppo dei giuocatori, a Sonora) Vengo... HAPPY Gettoni! SID Un re... Un asso. BELLO (con rabbia) Maledetto RANCE (a Nick che gli passa accanto, accennandogli Larkens, che ha chinato il capo sulle braccia) Larkens che ha? Sta male? NICK II suo solite male. Nostalgia. Mal di terra natia Ripensa la sua vecchia Cornovaglia e la madre lontana che l'aspetta... RANCE (riaccendendo il sigaro) Che terra maledetta, quest'occidente d'oro! NICK Ha la malaria gialla. L'oro avvelena il sangue a chi lo guarda. RANCE E Minnie, come tarda! (Al tavolo del faraone il giuoco continua più intenso) |
SID (a Happy, indicando la puntata) Quanti dollari? HAPPY Dieci. SID (dandogli il resto) E novanta, fan cento. Fante... Regina... JOE Hurrà! Evviva! HAPPY (con rabbia) Sacramento! TRIN Australiano d'inferno! JOE Il tre non vince mai. TRIN Tutto sul tre! SID Tre... Sette... (I giuocatori puntano con più accanimento, s'odono parole come bestemmie represse e tintinnii di monete) TRIN Tutto perso. "Good bye!" (Si stacca dal tavolo del giuoco e siede a quello dove Sonora sta mangiando. Al tavolo del giuoco si accalorano di più le discussioni e le proteste. Nick corre di qua e di là portando bibite, sigari, ecc. Alcuni minatori salgono al piano superiore, altri ne discendono; chi va ai banco, chi si sofferma al tavolo del giuoco interessandosene. Entrano pure nuovi tipi di minatori. Billy si avvicina al banco furtivamente, ruba dei sigari ed esce. Nel cielo nuvoloso si vedono grandi squarci stellati). |
NICK (rientrando dalla sala da ballo, forte a tutti) Nella sala, ragazzi, vi si vuole a ballare! SONORA A ballare? Son pazzi! Io non ballo con uomini! (a Trin) Ti pare? TRIN Giusto. SONORA (alzandosi, in disparte a Nick che torna dal banco con la cassetta dei sigari) Minnie infine s' è decisa per me? NICK (furbescamente, secondandolo) Certo: ho capito che siete il preferito!... SONORA (gongolando, forte ai compagni) Sigari a tutti! TUTTI Hurrà! (Nick corre a prendere la cassetta dei sigari, distribuendo; discende dalla sala da ballo escono due giovanotti danzando). TRIN (fermando Nick, in disparte, sottovoce) Nick, che ti ha detto? |
NICK (furbescamente anche a lui) Mah! Se ho ben capito voi siete il preferito. TRIN (gongolando) Whisky per tutti! TUTTI Hurrà! (Nick porta in giro bottiglie e bicchieri) JAKE WALLACE (di fuori cantando) "Che faranno i vecchi miei là lontano, là lontano, che faran laggiù? Tristi e soli i vecchi miei piangeranno, penseranno ch'io non torni più!" NICK (facendosi sulla porta) Ragazzi, vi annunzio Jake Wallace il menestrello del campo! (Ma già la canzone nostalgica ha preso tutte quelle anime avide e rudi: le teste si sollevano, gli orecchi sono tesi: il giuoco langue. Quelli del piano superiore si affacciano ad osservare: nel silenzio, il tintinnio dei gettoni adagio adagio si spegne. Jake Wallace, il cantastorie, appare sulla porta cantando e accompagnandosi sul banjo). JAKE WALLACE (entrando) "La mia mamma... (Si fermà stupito del silenzio che l'accoglie. Tutti i minatori, col viso proteso verso di lui, gli fanno cenno con le mari di continuare), |
JAKE (continuando) ... che farà s' io non torno, s' io non torno? Quanto piangerà!" ALCUNI MINATORI (dal tavolo del giuoco) Al telaio tesserà lino e duolo pel lenzuolo che la coprirà... " ALCUNI MINATORI (dal ballatoio della sala superiore) E il mio cane dopo tanto... JAKE WALLACE Il mio cane... ALTRI MINATORI (di sopra) il mio cane mi ravviserà?..." (Una nostalgia quasi disperata si impadronisce di tutti. Qualcuno, che ha cominciato ad accompagnare la canzone battendo col pugno dei colpi sordi sul tavolo, si interrompe) HARRY (prorompendo come in un singhiozzo) "O mia casa, al rivo accanto... I MINATORI (dal tavolo) là lontano.. - I MINATORI (di sopra) là lontano... TUTTI (sommessamente) ... Chi ti rivedrà?" |
(Il canto si spegne angosciosamente. Silenzio. Larkens, al canto nostalgico, si scosso dai suo torpore doloroso, e si è alzato. Alle ultime parole del coro scoppia in pianto. Jake Wallace entra nella stanza, assiste alla scena senza prendervi parte). VOCI - Jim, perchè piangi? - Jim!... - Che hai ?... LARKENS (in lacrime, supplicando) Non reggo più, non reggo più, ragazzi! Son malato, non so di che.. Mandatemi,. ah, mandatemi via! Son rovinato! Son stanco di piccone e di miniera! Voglio l'aratro, vo' la mamma mia!... (Tutti gli sono attorno, confortandolo, commossi. Sonora prende un vassoio e invita tutti a versar denari per Larkens. Tutti offrono, meno Sid. Dal ballatoio superiore qualcuno getta delle monete). SONORA Per rimandarlo a casa... VOCI Prendi... - To'... - Cinque dollari! Altri cinque!... - A te, Son... Anche questi.. - SONORA (a Larkens) Coraggio! (Versa il contenuto del vassoio nelle mani di Larkens, che commosso confuso manda intorno saluti e sorrisi fra le lacrime) |
LARKENS Grazie, grazie ragazzi!,.. (Larkens esce; un gruppo di minatori riprende il motivo della canzone. Billy si avvicina furtivamente al banco, tentando rubare una bibita: Nick lo vede e lo scaccia: egli allora si accoccola in terra, quasi al proscenio, giuocando un solitario: Jake Wallace entra, con alcuni uomini, nella sala da ballo - Intorno a Sid è ricominciato il faraone) VOCI Va tutto?... - Al quattro... - Al tre-.. Raddoppio... - Giuoco fatto... Niente va più!... - Due!... Re! BELLO (che ha colto Sid a barare dà un gran pugno sul tavolo) Questa è da ladro! SONORA Su le mani! TRIN Baro! BELLO Su le braccia! (prende il mazzo di carte e lo getta sul tavolo) Guardate! HARRY Sia legato! SONORA Al laccio! |
VOCI - Al laccio il ladro! - Al laccio il baro! (Sid è afferrato e portato in mezzo alla scena. Tutti gli sono addosso malmenandolo, anche Billy, che si è alzato da terra. Jake Rance che era uscito comparisce sulla porta della sala da ballo, osservando la scena con fredda indifferenza) SID (supplichevole) Per carità'... JACK RANCE (avvicinandosi) Che succede? BELLO Ha barato! Avrà ciò che gli spetta!... VOCI Al laccio!... RANCE (sorride, si leva di tasca con fiamma il fazzoletto, lo spiega con flemma, e si pulisce le scarpe appoggiando il piede ad una sedia) Andiamo, ragazzi! Un po' di calma... Qua... vediamo. VOCI Al laccio, Sid. A morte! (Tutti si stringano di nuovo minacciosi attorno a Sid tremante) |
RANCE (trattenendoli, freddo) Evvia! Che è poi la morte? Un calcio dentro al buio e buona notte! So un castigo più degno. Datemi la sua carta... (Dànno a Rance il due di picche; egli con uno spillo lo appunta sul petto di Sid, sopra il cuore) Sopra il cuore, come si porta un fiore. Non toccherà più carte. È questo il segno. Se si azzardasse a toglierlo, impiccatelo. (a Bello, con autorità) Domani al campo, tu spargi la voce. (a Sid) Va! SID (piagnucoloso, raccomandandosi) Ragazzi, siate buoni!... TUTTI (sbertandolo e spingendolo fuori) Via di qua! Via!-Fuori! -Via di qua!-Ladro! -Uh! Uh! (Lo cacciano a pedate: Billy, che teme anch'esso un calcio di Rance, scivola fuori, circospetto. Rance, come nulla fosse avvenuto, si siede al tavolo del faraone, invitando. Harry, Joe e un minatore si siedono al tavolo di destra, bevendo) |
RANCE (a Sonora e Trin) Un poker! (a Nick) Nick, gettoni! (Nick porta; giuocano. Entra Ashby) ASHBY Sceriffo, "hallo!» RANCE (ai minatori) Ragazzi, fate largo! Presento mister Ashby, dell'Agenzia Wells Fargo. (Ashby stringe la mano a Rance, a Sonora e a Trin e agli altri più vicini. Saluta con un cenno della mano i più lontani, che rispondono con lo stesso cenno) ASHBY Nick, portami da bere. (ai vicini) Come sta la ragazza? TUTTI (lusingati) Grazie, bene. (Nick porta quattro whisky al tavolo) RANCE Che nuove del bandito? ASHBY Da tre mesi lo apposto non è molto discosto... (Nick esce) RANCE (a Ashby) Dicon che ruba come un gran signore! È spagnuolo ? |
ASHBY La banda di ladri, a cui comanda, è messicana: gentaccia gagliarda, astuta, pronta a tutto. State in guardia. Io mi, sdraio. Son stanco, ho l'ossa rotte. A tutti, buona notte! (Prende un mantello sotto la scala: si adagia sui sacchi, senza curarsi di quanto gli succede intorno. Nick ritorna dentro con un vassoio pieno di bicchieri con whisky e limone) TRIN (a Nick) Che cos' è ? NICK Offre Minnie! TUTTI (con sentimento d'affetto) Viva Minnie! Viva la nostra Minnie! RANCE (con sussiego) Mistress Rance, fra poco. SONORA (scattando) No, faccia di cinese! Minnie si prende giuoco di te! RANCE (alzandosi, livido) Ragazzo, è l' whisky che lavora. Ti compatisco... Di Jack Rance finora nessuno, intendi, s' è mai preso giuoco! E buon per te. ch'io non curi le offese degli ubriachi! |
SONORA (estrae la pistola, ma è trattenuto dai compagni. Nick e qualche altro che sono rientrati si barricano dietro lo schermo di lamiera, come per evitare i colpi di pistola) Vecchio biscazziere! Minnie ti burla! RANCE (avanzandosi d'un passo) Provalo! SONORA (svincolandosi) Ti burla, muso giallo! RANCE Ah, miserabile! (Gli si slancia contro; si azzuffano; gli altri cercano dividerli, ma non fanno a tempo; una donna è entrata d'un balzo, li ha, con ferino polso, divisi violentemente, strappando dalle mani di Sonora la pistola, È Minnie. Bello la segue, fermandosi al banco a guardare, ammirato. Un grido scoppia da tutte le parti: l'ira cade subitamente. : solo Rance si apparta, tutto cupo, nella sua sedia di sinistra). TUTTI (con entusiasmo, agitando i cappelli) "Hallo" Minnie! "Hallo" Minnie! MINNIE (avanzandosi, con autorità) Che cos' è stato?.... (severa, a Sonora) Sempre tu, Sonora? TRIN Nulla, Minnie; sciocchezze... Si scherzava! MINNIE (adirata) Voi manderete tutto alla malora! Vergogna!... |
JOE (presentandole un mazzolino di fiori) Minnie... MINNIE Non farò più scuola. TUTTI No, Minnie, no!... SONORA (imbarazzato) Sai, quando tu ritardi ci si annoia... Ed allora... MINNIE (scuote la testa e sorride rabbonita; avvicinandosi al banco, vede Bello in contemplazione) Bello, che fai? Che guardi? BELLO (si scuote, sorridendo impacciato) Nulla... ALCUNI (ridendo) Guardava... te! JOE (offrendole il mazzolino) Minnie, li ho colti lungo il Torrente Nero... Al mio paese ce ne son tanti! I prati ne son folti... MINNIE Oh, grazie, grazie, Joe!... SONORA (levandosi di tasca un nastro ripiegato) È passato pel campo oggi un merciaio di San Francisco... Aveva trine e nastri. (con galanteria affettuosa, svolgendo il nastro) Questo è per voi... Vedete, è color porpora colpe la vostra bocca... |
HARRY (come Sonora, spiegando un fazzoletto di seta) E questo è azzurro, come il vostro sguardo! MINNIE Grazie, grazie!... ASHBY (che si è rialzato e si è avvicinato al banco, alzando il bicchiere) Gli omaggi di Wells Fargo! MINNIE (toccando il suo bicchiere con quello di Ashby) Hip! Hip!... (offrendo sigari ad Ashby) "Regalias" ? "Auroras" ? "Eurekas" ? ASHBY (con galanteria affettata) Se li scegliete voi, la qualità non conta nulla. Ognuno avrà per me il profumo della man che li tocca! NICK (a Minnie, sommessamente) Vi prego, andate in giro ogni vostra parola, ogni sorriso è una consumazione! MINNIE (battendolo sulla spalla) Mala lingua! (scorgendo Rance in disparte) Vi do la buona sera, sceriffo! |
RANCE Buona sera, Minnie. SONORA (a Minnie consegnandole un sacchetto d'oro) Tira una riga sul mio conto! (Minnie cancella il conto di Sonora, pesa l'oro, io contrassegna e lo ripone nel barile) ASHBY (a Rance) Con queste bande in giro, è una pazzia tener l'oro qua dentro... All'Agenzia starebbe molto meglio. (Continua a parlare con Rance, seduto al tavolo del faraone. Minnie ha preso dal cassetto del banco un libro, ed è venuta in mezzo alla stanza. Tutti i minatori la seguono e le fanno circolo intorno. Qualcuno rimane in piedi, due portano lì vicino una panca e si siedono. Anche Minnie si siede ed apre il libro; è la Bibbia. Rance e Ashby, di lontano, guardano e tacciono) MINNIE (sfogliando la Bibbia) Dove eravamo?... Ruth... Ezechiel... No... Ester?... Ali, ecco il segno. "Salmo cinquantunesimo, di David..." (a Harry che si è seduto) Harry, ricordi chi era David? HARRY (alzandosi, grottescamente, come uno scolaretto che reciti la lezione) Era un re dei tempi antichi, un vero eroe che quando ancor era ragazzo, armatosi d'una mascella d'asino, affrontò un gran gigante e l'ammazzò... (Joe s'alza di scatto, apre rumorosamente una navaja e... tempera tranquillamente una matita) |
MINNIE (ridendo) Che confusione!... Siedi. (Harry siede confuso) A posto, Joe! Ora leggiamo. "Versetto secondo Aspergimi d'issòpo e sarò mondo... " TRIN (ingenuo) Che cos' è quest' issòpo, Minnie? MINNIE È un'erba che fa in Oriente... JOE (dolcemente) E qui da noi non fa? MINNIE Sì, Joe, nel cuore ognun di noi ne serba un cespuglietto... JOE (ridendo) Nel cuore? MINNIE (seria) Nel cuore. (continuando a leggere) "Lavami e sarò bianco come neve. Poni dentro al mio petto un puro cuore, e rinnovella in me uno spirito eletto... " (interrompendosi) Ciò vuol dire, ragazzi, che non v'è, al mondo, peccatore cui non s'apra una via dl redenzione... Sappia ognuno di voi chiudere in se questa suprema verità d'amore. (Ashby e Rance si sono avvicinati e stanno anch'essi ad ascoltare. Billy entra col suo passo furtivo, si avvicina al banco e ingoia in fretta il fondo di due o tre bicchieri, leccandone l'orlo) |
TRIN (ridendo) Guarda, Minnie! MINNIE Che c' è? JOE Billy lava. i bicchieri! BILLY (ridendo con un riso sornione e battendosi una mano sul petto) Buono... MINNIE Billy! NICK (allungandogli una pedata) Va via di qua, briccone! BILLY (lo scansa, e si avvicina a Minnie, con umiltà ipocrita) Padrona... |
MINNIE Che fai qui? Sai la lezione? BILLY Lezione, Billly?... (ridendo ebete) He'... MINNIE Sentiamo: conta fino a dieci. BILLY ... Uno... due... tre... quattro...cinque, sei, sette...fante, regina e re ... (tutti scoppiano in una risata. Minnie si alza) MINNIE Che stupida marmotta! E Wowkle? L'hai sposata? BILLY (con aria sorniona), Ora tardi sposare... Abbiamo bimbo... (Un'altra risata accoglie quest'uscita. Minnie lo chiama. Egli si avvicina a malincuore. La fanciulla gli toglie di tasca i sigari rubati) MINNIE Questo pezzente un giorno l'ha sedotta... Furfante! Ed hanno un bimbo di sei mesi! Guai a te se domani non la sposi! Ora, via! (Lo afferra per un orecchio e tra le risa di tutti lo mette alla porta. Ritorna al banco. Rance, che per tutto il tempo ha osservato le sue mosse, si avvicina al banco. A un tratto si sente il galoppo di un cavallo) NICK (accorrendo alla porta) La posta! |
POSTIGLIONE (fuori, apparendo sulla porta, a cavallo) "Hallo", ragazzi! (dà le lettere a Nick, che le porta dentro) State attenti! s' è visto sul sentiero un ceffo di meticcio... (Nick distribuisce; un dispaccio per Ashby; lettere a Happy, Bello e Joe; a Harry un giornale. Ashby apre il dispaccio, lo legge con stupore) ASHBY Postiglione! (Entra il Postiglione. Tutti gli sono intorno: Ashby lo interroga) ASHBY Conosci certa Nina? Nina Micheltorena? MINNIE (interponendosi, con aria di donna informata) E una finta spagnuola nativa di Cachuca, una sirena che fa molto consumo di nerofumo per farsi l'occhio languido. ... Chiedetene ai ragazzi! (Trin e Sonora che sono lì presso, imbarazzanti, fan cenni di diniego. Il Postiglione esce con Nick. Minnie torna al banco. Happy, Bello, Joe ed altri, in varie pose, chi più indietro, chi più avanti scorrono le loro lettere. Harry legge il giornale. Ashby e Rance si avanzano verso il proscenio) ASHBY Sceriffo, questa sera ho Ramerrez al laccio... RANCE Come? |
ASHBY (mostrandogli il dispaccio ripiegato) L'avventuriera mi dice che sa il covo del bandito e che stanotte a mezzanotte vada alle "Palme" a trovarla. RANCE (dubitoso) Ouella Micheltorena è una canaglia. Ashby non vi fidate: è un brutto azzardo. ASHBY (strizzando l'occhio) Hum! Vendette di donne innamorate... Ad ogni modo, Rance, tengo l'invito. (Rance e Asbby si appartano di nuovo presso il sottoscala, continuando a parlare fra loro. Sparsi qua e là i minatori continuano a leggere le loro lettere; chi straccia con dispetto la lettera dopo averla letta. Altri invece la bacia e la mette con grande cura nel portafoglio; altri leggono e ripongono le loro lettere dicendo: va bene. Minnie, al banco, parla scherzosa con Sonora e Trin) BELLO (leggendo una lettera) Ketty sposa? E chi sposa la mia Ketty? Sentì! L'orologiaio suo vicino... Quel vecchio sordo!... Mah!... (sospiro di chi ricorda molte cose) Povera Ketty! HAPPY (leggendo, sottovoce) "... Perfino il pappagallo s'è avvilito; non grida più: "Buongiorno, fratellino!" ma chiama: te Happy" e poi dice: "Partito!"... HARRY (leggendo il giornale) Incendi, guerre, terremoti, piene... Quante cose nel mondo!... E al mio villaggio, che faranno laggiù? Staranno bene?... |
JOE (leggendo) "Pur troppo, Joe, ci son notizie tristi... " (continua a leggere sottovoce, poi dà un gran pugno sul tavolo e si butta di schianto sdraiato su una panca, con la testa fra le mani, mugolando) TUTTI (facendoglisi attorno) - Joe, che c'è? - Brutte nuove? - Su, coraggio! JOE (si alza, sbatte in terra il berretto, con ira dolorosa) Ed anche nonna se n'è andata! (sta per dire altre parole, ma si trattiene, si morde un dito, asciuga gli occhi col dorso della mano e ordina, seccamente) Whisky! (va al banco dove è Minnie, beve ed esce). (Nick è uscito. Ashby saluta Rance e Minnie stringendo loro la mano, e gli altri con un gesto ed esce. Rance rimane presso al banco e guarda Minnie). NICK (rientrando) C'è fuori uno straniero... MINNIE Chi è |
NICK Non l'ho mai visto... Sembra di San Francisco. Mi ha chiesto un whisky ed acqua. MINNIE Whisky ed acqua? Che son questi pasticci? NICK È quello che gli ho detto Alla "Polka" si beve l' whisky schietto. MINNIE Bene, venga. Gli aggiusteremo i ricci. (Nick esce di nuovo. Intorno a un tavolo rimangono tre o quattro a giuocare ai dadi; dopo poco se ne vanno; tutti a poco a poco si allontanano, chi nella sala da ballo, chi esce, chi va sopra. Rimangono soli Minnie e Rance. Rance si fa più dappresso a Minnie, parlandole con voce tremante di desiderio) RANCE Ti voglio bene, Minnie... MINNIE (sorridendo, indifferente) Non lo dite... RANCE Mille dollari, qui, se tu mi baci!... MINNIE (nervosa, ridendo) Rance, voi mi fate ridere... Su via, finitela! |
RANCE (incalzandola) Tu non puoi siar qui soia! Ti sposo.. , MINNIE (scansandolo, ironica) E vostra moglie, che dirà?... RANCE Se tu lo vuoi, mai più mi rivedrà! MINNIE (con fierezza) Rance, basta! M'offendete! Vivo sola così, voi lo sapete, perchè così mi piace... (frugandosi ili petto e facendo luccicare in faccia a Rance una pistola ) (sommessamente, ma con forza) con questa compagnia sicura e buona, che mai non m'abbandona... Rance, lasciatemi in pace. (Si ripone la pistola nel petto. Rance si allontana dal banco in silenzio, siede al tavolo del faraone e nervosamente mischia le carte). MINNIE (lo guarda di sottecchi, poi gli si avvicina) Siete in collera, Rance? Perchè? Vi ho detto il mio pensiero schietto... |
RANCE (getta le carte sul tavolo con un gesto violento, poi con voce aspra e tagliente) Minnie, dalla mia casa son partito, ch' è là dai monti, sopra un altro mare: non un rimpianto, Minnie, m'ha seguito, non un rimpianto vi potea lasciare! Nessuno mai mi amò, nessuno ho amato, nessuna cosa mai mi diè piacere! Chiudo nei petto un cuor di biscazziere, amaro e avvelenato, che ride dell'amore e del destino: mi son messo in cammino attratto sol dal fascino dell'oro... È questo il solo che non m'ha ingannato. Or per un bacio tuo getto un tesoro! MINNIE (sognando) L'amore è un'altra cosa... RANCE (beffardo) Poesia |
MINNIE Laggiù nel Soledad, ero piccina, avevo una stanzuccia affumicata nella taverna sopra la cucina. Ci vivevo con babbo e mamma mia. Tutto ricordo: vedo le persone entrare e uscire a sera. Mamma facea da cuoca e cantiniera, babbo dava le carte a faraone. Mamma era bella, aveva un bel piedino. Qualche volta giuocava anch'essa; ed io, che me ne stavo sotto al tavolino aspettando cader qualche moneta per comprarmi dei dolci, la vedevo serrar furtiva il piede al babbo mio... Si amavan tanto!... Anch'io così vorrei trovare un uomo: e certo l'amerei. RANCE (guardandola fisso, minaccioso, poi reprimendosi) Forse, Minnie, la perla è già trovata? (Minnie stà per rispondere, quando Nick rientra. È con lui Dick Johnson. Ha sotto il braccio la sella del suo cavallo) |
JOHNSON (posando la sella in terra, fieramente) Chi c' è, per farmi i ricci?... MINNIE (ha uno scatto di sorpresa, come chi riconosce una persona. Ma si frena subito) Salute allo straniero! JOHNSON (anche lui, dopo un moto di stupore, con fare più dolce) Io son quello che chiesi whisky ed acqua. MINNIE (premurosa) Davvero? Nick, il signore prende l' whisky come gli pare. (Controscena di meraviglia di Nick e Rance. Nick cerca sotto il banco la caraffa dell'acqua. Rance osserva, con le ciglie aggrottate) MINNIE (indicando a Johnson una panca, un po' imbarazzata) Sedetevi... Dovete essere stanco... JOHNSON (con lo stesso imbarazzo, guardandola) La ragazza del campo? MINNIE (arrossendo) ... Sì. RANCE (provocante e canzonatorio, avvicinandosi a Johnson) Nessuno straniero può entrare al campo. Certo, voi sbagliaste sentiero, giovinotto. Per caso, andavate a trovare Nina Micheltorena? MINNIE (a Rance, sgridandolo) Rance! |
JOHNSON Fermai il cavallo qualche momento appena per riposarmi... e, al caso, tentare un baccarat. RANCE (aspro) Giuocare? E il vostro nome? MINNIE (ridendo). Forse che qui si sa il nome della gente? JOHNSON (fissando Rance) Johnson. RANCE (ostile) Johnson... E poi? JOHNSON Vengo da Sacramento. MINNIE (con molta gentilezza) Benvenuto fra noi, Johnson di Sacramento! (Rance si ritira in disparte, fremendo. Nick esce) |
JOHNSON (a Minnie. Entrambi sono appoggiati al banco) Grazie... Vi ricordate di me? MINNIE (sorridendo) Sì, se anche voi mi ricordate... JOHNSON E come non potrei? Fu pel sentiero di Monterey... MINNIE Fu nel tornare... Mi offriste un ramo di gelsomino... JOHNSON E poi vi dissi: Andiamo a cogliere le more... MINNIE Ma io non venni... JOHNSON È vero... MINNIE Ricordate, signore? JOHNSON Come adesso... MINNIE Io ripresi il mio cammino, Voi dicevate... (abbassando gli occhi) Non ricordo più... JOHNSON (avvicinandolesi) Sì, che lo ricordate dissi che da quell'ora... MINNIE „Non m'avreste scordato. JOHNSON „Nè v'ho scordato mai! MINNIE Quanto tempo sperai di rivedervi... E non vi vidi più! |
RANCE (si è avvicinato al banco. Con un colpo rovescia il bicchiere di Johnson) Signor Johnson, infine voi m'avete seccato! Sono Jack Rance, sceriffo. Non mi lascio burlare. Che venite a far qui? (Johnson si ritrae d'un passo e lo guarda sdegnosamente. Rance va alla porta della sala da ballo e chiama:) Ragazzi! Uno straniero ricusa confessare, perchè si trova al campo! (Alcuni minatori escono dalla sala da ballo, investendo Johnson) I MINATORI Chi é ? Dov'è? Lo faremo cantare! MINNIE (arrestandoli con un gesto imperioso) Io lo conosco! Innanzi al campo intero sto garante per Johnson!... (L'intervento di Minnie calma tutti i minatori, che si avvicinano a Johnson, salutando con fare cordiale) SONORA Buona sera, signor Johnson! JOHNSON (con effusione, stringendo le mani che gli si tendono, Ragazzi, buona sera TRIN (indicando Rance, che si è ritirato indietro, più pallido del consueto) Ho piacere per lui! Questo cialtrone smetterà quel suo fare da padrone! |
HARRY (a Johnson, indicando la sala da ballo) Signor Johnson, un valzer?... JOHNSON Accetto. (offrendo il braccio a Minnie) Permettete ? (Tutti guardano Minnie, fra lo stupore e la gioia, sorridendo come per incitare Minnie a ballare. Soltanto Rance ha l'aspetto accigliato) MINNIE (confusa, ridendo) Io?... Scusatemi, Johnson : voi non lo crederete, tua non ho mai ballato in vita mia... JOHNSON (sorridendo) Andiamo... TUTTI Avanti, Minnie!... Sarebbe scortesia! MINNIE (decidendosi, graziosamente) E andiamo pure! (prende il braccio di Johnson) TUTTI Avanti! Musica!... Hip!... Hurrah! (Trin e Sonora tengono aperto l'uscio della sala: Harry ed altri minatori battono il tempo con le mani: Minnie e Johnson scompaiono nella sala, danzando, seguiti dagli uomini; restano Sonora, Tin, Bello, Harry, Rance). |
NICK (rientrando) Dov'è Minnie ? RANCE (ringhioso) E là dentro che balla con quel can di pelo fino giunto da Sacramento! (Vede la sella di Johnson a terra, con un calcio la butta lontano Nick scrolla le spalle. Si sentono di fuori delle grida. Appare sulla porta Ashby, con pochi uomini, gettandosi innanzi José Castro) ASHBY Al laccio! Legatelo! (Alcuni lo legano. Castro cade a terra, a sinistra, quasi al proscenio, con aria di bestia terrorizzata) CASTRO (vedendo la sella di Johnson, fra sè) La sella del padrone! L'hanno' preso! ASHBY (a Nick, ansando) Da bere!... Sono morto. RANCE (afferrando Castro per i capelli e rovesciandogli il capo) Figlio di cane, mostraci la tua lurida faccia! Tu sei con Ramerrez!... (Un gruppo di minatori esce precipitosamente dalla sala da ballo. Di dentro la danza continua). CASTRO (impaurito) Son fuggito. L'odiavo. Se volete, vi porto sulla sua traccia! |
SONORA (violento) Questo sudicio ladro c' inganna! CASTRO Non v'inganno! RANCE Conosci il nascondiglio? CASTRO (con voce fioca) É a poco più d'un miglio: alla Madrona Canyada. (tutti, meno Rance, si avvicinano, curvandosi, a Castro, e ansiosamente ascoltano) Vi mostrerò la strada. In nome di mia madre Maria Saltaja, giuro che non v'inganno! Se volete, vi porto. Gli pianterò nel dorso la mia navaja! RANCE (interrogando intorno) Si Va? ASHBY (guardando fuori, scrutando il cielo) S'è annuvolato... Avremo la tormenta... SONORA E un buon colpo... TRIN Si tenta! (Trin e Sonora, verso la porta della sala da ballo, chiamando) A cavallo! a cavallo! (all'aprirsi della porta Castro ha guardato dentro; ha visto Johnson; Johnson lo ha notato) |
CASTRO (fra se, lieto) Non è preso! É nel ballo! UOMINI DEL CAMPO E DEL AIONTE (uscendo dalla sala da ballo) Dove si va? RANCE S'insegue Ramerrez! Presto. NICK (a Sonora, preoccupato per Mìnnie e per il barile) E l'oro ? SONORA (con galanteria) Gli occhi di Minnie bastano a guardarci il tesoro! (Tutti escono. Fra essi il cantastorie Jake Wallace. Nick si trae dalla cintura la pistola e si mette sulla porta a fare la guardia. Poco appresso esce dalla sala Johnson: vede Castro, si domina: Castro finge di essere arso di sete) CASTRO (a Nick) Aguardiente! (Nick va dietro il banco a prendere l'acquavite: Johnson si avvicina a Castro senza farsi notare). CASTRO (pianissimo, rapido) Mi son lasciato prendere per sviarli. Mi seguono nel bosco i nostri. Presto udrete un fischio; se c' è il colpo, rispondete col fischio vostro. (Nick porta a Castro l'acquavite: Johnson si volge, indifferente: Castro beve con avidità) |
NICK (a Johnson). Quest'uomo sa la traccia di Ramerrez... (Dalla finestra, dietro il banco, si vedono apparire e sparire torce e lumi bianchi e rossi: si odono passi di cavalli: le teste dei cavalli appariscono all'altezza della finestra: si alternano voci. Rance entra con alcuni nomini) RANCE (indicando Castro) Slegatelo! (Fissa Johnson, con dispetto, senza salutare; si morde di nascosto rabbiosamente una mano; ordina agli nomini di portare fuori Castro, che esce, guardando furtivamente Johnson) Ora via! (Partono: Nick, sulla porta, saluta) NICK Buona fortuna! (Nick si dispone a chiudere la "Polka". Sale ai piano superiore e spegne il lume: spegne, qua e là, lumi e candele; va alla sala da ballo; Minnie ne esce; Nick entra, spegne e ritorna) |
MINNIE (a Johnson) Oh, signor Johnson, Siete rimaste indietro a farmi compagnia per custodir la casa?... JOHNSON (con un lieve turbamento) Se volete... (siede presso al tavolo del giuoco. Minnie rimane in piedi dinnanzi a lui, appoggiata al tavolo. Dopo una pausa;) Che strana cosa' Ritrovarvi qui dove ognuno può entrare col tranquillo pretesto di bere, e con l'intento di rubare... MINNIE Vi dò la mia parola che saprei tener fronte a chiunque... JOHNSON (osservandola, sorridendo) Anche a chi non volesse rubare più che un bacio?... MINNIE (ridendo) Anche!... Onesto mi è accaduto, talvolta... , (abbassando gli occhi con grazia) Ma il primo bacio debbo darlo ancora. JOHNSON (guardandola con interesse crescente) Davvero? Ed abitate qui alla «Polka?» MINNIE Abito una capanna a mezzo il monte. JOHNSON Meritate di meglio. |
MINNIE Mi contento a me basta; credete. Ci vivo sola sola, senza timore... (una pausa) Strano! Io sento che di voi mi fiderei, ben ch'io non sappia ancora chi voi siate... JOHNSON Non so ben neppur io quello che sono. Amai la vita, e l'amo, e ancor bella mi appare. Certo anche voi l'amate, ma non avete tanto vissuto per guardare fino in fondo alle cose del mondo... MINNIE Non so, non vi comprendo. Io non son che una povera fanciulla oscura e buona a nulla: mi dite delle cose tanto belle che forse non intendo... Non so che sia, ma sento nel cuore uno scontento d'esser così piccina, e un desiderio d' innalzarmi a voi su, su, come le stelle, per esservi vicina, per potervi parlare. |
JOHNSON Quello che voi tacete me l'ha già detto il cuore quando il braccio v'ho offerto alla danza con me, quando contro il mio petto sentendovi tremare ho provato una gioia strana, una nuova pace che ridire non so! MINNIE Ed anch'io, come voi, leggermi in cuor non so, ma ho l'anima piena di tanta allegrezza, di tanta paura... (Nick è apparso sulla soglia, con aria preoccupata: Minnie resta contrariata) Che cosa c' è? NICK Guardatevi. S' è visto qui attorno un altro ceffo messicano... MINNIE (alzandosi, verso la porta) Dove, Nick? JOHNSON (trattenendola, con mistero) Non andate! (Si ode un fischio acuto, nella notte. Johnson fra se) Il segnale!... MINNIE (a un tratto timorosa, come rifugiandosi accanto a Johnson) Ascoltate! Che sarà questo fischio? (indica il barile) In quel barile, Johnson, c'è un tesoro. Ci ripongono l'oro i ragazzi... |
JOHNSON E vi lasciano così?... MINNIE Ogni notte rimangon qui a vegliarlo a turno, un po' per uno. Stanotte son partiti sulle peste di quel dannato... (con impeto) Oh, ma, se qualcuno vuole quell'oro, prima di toccarlo, dovrà uccidermi qui! JOHNSON Minnie! É potete correr tanto rischio per ciò che non è vostro ? MINNIE (posa il piede sul barile come per custodirlo) Oh, lo fareste anche voi! Se sapeste quanta fatica costa, e com'è caro questo denaro! È una lotta superba! L'alcali, il sasso, la creta, la zolla tutto è nemico! S'accoscian sull'erba umida: il fango negli occhi, nell'ossa, nel cuore! E un giorno, con l'anima frolla, col dorso ricurvo, con arso il cervello, sull'orlo a una fossa, in riva a un ruscello s'adagian: non sorgono più!... (si sofferma, pensosa; si commove, a un ricordo; siede sul barile) Povera gente! Quanti son di loro che han lasciato lontano una famiglia, una sposa, dei bimbi, e son venuti a morir come cani, in mezzo alla fanghiglia, per mandare un po' d'oro ai cari vecchi, ed ai bimbi lontani! (risoluta, con semplicità) Ecco, Johnson, percbè chi vuol quest'oro, prima passerà su di mc! |
JOHNSON (con subito impeto) Oh, non temete, nessuno ardirà (con un movimento appassionato) Come mi piace sentirvi parlare! E me ne debbo andare... Avrei voluto salire a darvi l'ultimo saluto nella vostra capanna... MINNIE (malinconica) Dovete proprio andare? Che peccato! (si avvicina alla porta, sta un momento in ascolto) I ragazzi saranno qui fra poco. Quando saran tornati, io me ne andrò. Se volete venirmi a salutare, seguiteremo la conversazione standoci accanto al fuoco... JOHNSON (esita, poi decidendosi) Grazie. Minnie... Verrò. MINNIE (scherzosa e triste) Non vi aspettate molto! Non ho che trenta dollari soli di educazione... (si sforza a ridere, ma gli occhi le si gonfiano di lacrime) Se studiavo di più, che avrei potuto essere? Ci pensate? JONHSON (commosso, come fantasticando) Ciò che avremmo potuto essere!... Io lo comprendo ora soltanto che vi guardo, Minnie! MINNIE (asciugandosi una lacrima) Davvero?... Ma che vale! (risale la scena, appoggia le braccia al banco colla faccia nascosta, singhiozzando) Io non son che una povera fanciulla oscura, e buona a nulla... JOHNSON (le si avvicina, con tenerezza) No, Minnie, non piangete... Voi non vi conoscete. Siete una creatura d'anima buona e pura... e avete un viso d'angiolo!... |
(Prende la sella, si avvia verso la porta con un gesto violento. Sta un momento in ascolto, poi apre, esce rapidamente. Nick accorre, cautamente abbassa i lumi intorno. Il silenzio è profondo. Nick si fa sulla porta e l'apre, aspettando che la padrona esca. Minnie come stordita, rimane ferma in mezzo alla stanza oscura, illuminata solo dai guizzi del lumicino del sottoscala. A un tratto, come perduta in un ricordo inebriante, mormora, piano:) MINNIE Ha detto... Come ha detto?... (raccogliendosi tutta in un sospiro e coprendosi il viso con le mani) Un viso d'angiolo!... Cala la tela lentamente. |
libretto by Guelfo Civinini, Carlo Zangarini |
Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo |