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Le nozze di Figaro” by Wolfgang Amadeus Mozart libretto (Italian)

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Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo; Atto Quarto
ATTO TERZO

Sala ricca, con due troni, e preparata per la festa
nuziale.


CONTE (passeggiando)
Che imbarazzo è mai questo!
Un foglio anonimo ...
la cameriera in gabinetto chiusa ...
la padrona confusa . un uom che salta
dal balcone in giardino . un altro, appresso,
che dice esser quel desso .
non so cosa pensar: potrebbe forse
qualcun de'miei vassalli . a simil razza
è comune l'ardir . Ma la Contessa .
ah, che un dubbio l'offende .
ella rispetta troppo sè stessa;
e l'onor mio . l'onore .
dove diamin l'ha posto umano errore!
(Entrano la Contessa e Susanna e s'arrestano in
fondo alla scena non vedute dal Conte.)


CONTESSA
Via, fatti core; digli
che ti attenda in giardino.

CONTE (sempre fra sé)
Saprò se Cherubino
era giunto a Siviglia: a tale oggetto

ho mandato Basilio ...

SUSANNA
Oh cielo! e Figaro ...

CONTESSA
A lui non dei dir nulla, in vece tua
voglio andarci io medesma.

CONTE
Avanti sera dovrebbe ritornar .

SUSANNA
Oh Dio! non oso.

CONTESSA
Pensa ch'è in tua mano il mio riposo.
(si nasconde)

CONTE
E Susanna? chi sa ch'ella tradito
abbia il segreto mio . Oh se ha parlato
gli fo sposar la vecchia.

SUSANNA (fra sé)
Marcellina!
(al Conte)
Signor .

CONTE
Cosa bramate

SUSANNA
Mi par che siate in collera!

CONTE
Volete qualche cosa?

SUSANNA
Signor ... la vostra sposa
ha i soliti vapori,
e vi chiede il fiaschetto degli odori.

CONTE
Prendete.

SUSANNA
Or vel riporto.

CONTE
Eh no, potete
ritenerlo per voi.

SUSANNA
Per me?
Questi non sono mali
da donne triviali.

CONTE
Un'amante, che perde il caro sposo
sul punto d'ottenerlo .

SUSANNA
Pagando Marcellina,
colla dote che voi mi prometteste ...

CONTE
Ch'io vi promisi? Quando?

SUSANNA
Credea d'averlo inteso .

CONTE
Si, se voluto aveste
intendermi voi stessa.

SUSANNA
È mio dovere,
e quel di sua Eccellenza è il mio volere.

N° 16: Duetto

CONTE
Crudel! Perché finora
farmi languir così?

SUSANNA
Signor, la donna ognora
tempo ha di dir di sì.

CONTE
Dunque in giardin verrai?

SUSANNA
Se piace a voi, verrò.

CONTE
E non mi mancherai?

SUSANNA
No, non vi mancherò.

CONTE
Verrai?

SUSANNA
Sì.

CONTE
Non mancherai?

SUSANNA
No.

CONTE
Non mancherai?

SUSANNA
No, non vi mancherò.

CONTE
Mi sento dal contento
pieno di gioia il cor!

SUSANNA
Scusatemi se mento,
voi ch'intendete amor!

CONTE
Dunque in giardin verrai?

SUSANNA
Se piace a voi, verrò.

CONTE
E non mi mancherai?

SUSANNA
No, non vi mancherò.

CONTE
Verrai?

SUSANNA
Sì.

CONTE
Non mancherai?

SUSANNA
No.

CONTE
Dunque verrai?

SUSANNA
No!

CONTE
No?

SUSANNA
Sì, se piace a voi, verrò.

CONTE
Non mancherai?

SUSANNA
No!

CONTE
Dunque verrai?

SUSANNA
Sì!

CONTE
Non mancherai?

SUSANNA
Sì!

CONTE
Sì?

SUSANNA
No, non vi mancherò.

CONTE
Mi sento dal contento, ecc.

SUSANNA
Scusatemi se mento, ecc.

CONTE
E perchè fosti meco
stamattina sì austera?

SUSANNA
Col paggio ch'ivic'era .

CONTE
Ed a Basilio,
che per me ti parlò .

SUSANNA
Ma qual bisogno
abbiam noi che un Basilio ...

CONTE
È vero, è vero.
E mi prometti poi .
se tu manchi, o cor mio .
ma la Contessa
attenderà il fiaschetto.

SUSANNA
Eh, fu un pretesto:
parlato io non avrei senza di questo.

CONTE (Le prende la mano.)
Carissima!

SUSANNA
Vien gente.

CONTE (fra sé)
È mia senz'altro.

SUSANNA (fra sé)
Forbitevi la bocca, o signor scaltro.
(Vuol partire, e sotto la porta s'incontra in Figaro.)

FIGARO
Ehi Susanna, ove vai?

SUSANNA
Taci, Senza avvocato
hai già vinta la causa.

(parte)

FIGARO
Cosa è nato?
(La segue.)

N° 17: Recitativo ed Aria

CONTE
Hai già vinto la causa! Cosa sento! In qual laccio
cadea? Perfidi, io voglio...io voglio di tal modo
punirvi, a piacer mio la sentenza sarà...Ma s'ei
pagasse la vecchia pretendente? Pagarla! In qual
maniera? E poi v'è Antonio che all'incognito Figaro
ricusa di dare una nipote in matrimonio. Coltivando
l'orgoglio di questo mentecatto...tutto giova a un
raggiro...il colpo è fatto.
Vedrò, mentr'io sospiro,
felice un servo mio!
E un ben che invan desio,
ei posseder dovrà?
Vedrò per man d'amore
unita a un vile oggetto
chi in me destò un affetto
che per me poi non ha?
Vedrò mentr'io sospiro, ecc.
Ah no, lasciarti in pace,
non vo' questo contento,
tu non nascesti, audace,
per dare a me tormento,
e forse ancor per ridere,
di mia infelicità!
Già la speranza sola

delle vendette mie
quest'anima consola,
e giubilar mi fa!
Ah, che lasciarti in pace, ecc.
(Entrano Marcellina, Curzio, Figaro, Bartolo.)

DON CURZIO
È decisa la lite.
"O pagarla, o sposarla.'' Ora ammutite.

MARCELLINA
Io respiro.

FIGARO
Ed io moro.

MARCELLINA (fra sé)
Alfin sposa io sarò d'un uom che adoro.

FIGARO (al Conte)
Eccellenza, m'appello .

CONTE
È giusta la sentenza:
"O pagar, o sposar.'' Bravo Don Curzio.

DON CURZIO
Bontà di Sua Eccellenza.

BARTOLO
Che superba sentenza!

FIGARO
In che, superba?

BARTOLO
Siam tutti vendicati.

FIGARO
Io non la sposerò.

BARTOLO
La sposerai.

DON CURZIO
"O pagarla, o sposarla." Lei ti ha prestati
duemila pezzi duri.

FIGARO
Son gentiluomo, e senza
l'assenso de' miei nobili parenti .

CONTE
Dove sono? chi sono?

FIGARO
Lasciate ancor cercarli:
dopo dieci anni io spero di trovarli.

BARTOLO
Qualche bambin trovato? ...

FIGARO
No, perduto, Dottor, anzi rubato.

CONTE
Come?

MARCELLINA
Cosa?

BARTOLO
La prova.

DON CURZIO
Il testimonio?

FIGARO
L'oro, le gemme e i ricamati panni,
che ne' più teneri anni
mi ritrovaro addosso i masnadieri,
sono gl'indizi veri
di mia nascita illustre, e sopra tutto
questo al mio braccio impresso geroglifico.

MARCELLINA
Una spatola impressa al braccio destro?

FIGARO
E a voi chi'l disse?

MARCELLINA
Oh Dio!
È desso.

FIGARO
È ver, son io.

DON CURZIO
Chi?

CONTE
Chi?

BARTOLO
Chi?

MARCELLINA
Raffaello.

BARTOLO
E i ladri ti rapir?

FIGARO
Presso un castello.

BARTOLO
Ecco tua madre.

FIGARO
Balia?

BARTOLO
No, tua madre.

CONTE E DON CURZIO
Sua madre!

FIGARO
Cosa sento!

MARCELLINA
Ecco tuo padre.

N° 18: Sestetto

MARCELLINA (abbracciando Figaro)
Riconosci in quest'amplesso
una madre, amato figlio!

FIGARO (a Bartolo)
Padre mio, fate lo stesso,
non mi fate più arrossir.

BARTOLO (abbracciando Figaro)
Resistenza, la coscienza
far non lascia al tuo desir.
(Figaro abbraccia i genitori.)

CURZIO
Ei suo padre? Ella sua madre?
L'imeneo non può seguir.

CONTE
Son smarrito, son stordito,
meglio è assai di qua partir.

MARCELLINA, BARTOLO
Figlio amato!

FIGARO
Parenti amati!
(Entra Susanna.)

SUSANNA
Alto! Alto! Signor Conte,
mille doppie son qui pronte,
a pagar vengo per Figaro,
ed a porlo in libertà.

MARCELLINA, BARTOLO
Figlio amato!

CURZIO, CONTE
Non sappiam com'è la cosa,
osservate un poco là.

FIGARO
Parenti amati!

SUSANNA
(vede Figaro che abbraccia Marcellina)
Già d'accordo colla sposa,
giusti Dei, che infedeltà.
(Vuol partire ma Figaro la trattiene.)
Lascia, iniquo!

FIGARO
No, t'arresta!
Senti, oh cara, senti!

SUSANNA (dandogli uno schiaffo)
Senti questa!

MARCELLINA, BARTOLO, FIGARO
È un effetto di buon core,
tutto amore è quel che fa, ecc.

SUSANNA (a parte)
Fremo, smanio dal furore,
una vecchia me la fa, ecc.

CONTE, CURZIO
Frem/e, e smanio/a dal furore,

il destino me la/gliela fa, ecc.

MARCELLINA (a Susanna)
Lo sdegno calmate,
mia cara figliuola,
sua madre abbracciate
che or vostra sarà, ecc.

SUSANNA (a Bartolo)
Sua madre?

BARTOLO
Sua madre!

SUSANNA (al Conte)
Sua madre?

CONTE
Sua madre!

SUSANNA (a Curzio)
Sua madre?

CURZIO
Sua madre!

SUSANNA (a Marcellina)
Sua madre?

MARCELLINA
Sua madre!

MARCELLINA, CURZIO, CONTE, BARTOLO
Sua madre!

SUSANNA (a Figaro)
Tua madre?

FIGARO
E quello è mio padre
che a te lo dirà.

SUSANNA (a Bartolo)
Suo padre?

BARTOLO
Suo padre!

SUSANNA (al Conte)
Suo padre?

CONTE
Suo padre!

SUSANNA (a Curzio)
Suo padre?

CURZIO
Suo padre!

SUSANNA (a Marcellina)
Suo padre?

MARCELLINA
Suo padre!

MARCELLINA, CURZIO, CONTE, BARTOLO
Suo padre!

SUSANNA (a Figaro)
Tuo padre?

FIGARO
E quella è mia madre,
che a te lo dirà, ecc.

CURZIO, CONTE
Al fiero tormento
di questo momento
quest/quell'anima appena
resister or sa.

SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO, FIGARO
Al dolce contento
di questo momento
quest'anima appena
resister or sa.
(Il Conte e Don Curzio partono.)

MARCELLINA (a Bartolo)
Eccovi, o caro amico, il dolce frutto
dell' antico amor nostro .

BARTOLO
Or non parliamo
di fatti si remoti: egli è mio figlio,
mia consorte voi siete;
e le nozze farem quando volete.

MARCELLINA
Oggi, e doppie saranno.
(Dà il biglietto a Figaro.)
Prendi, questo è il biglietto
del danar che a me devi, ed è tua dote.

SUSANNA
(Getta a terra una borsa di danaro.)
Prendi ancor quentaborsa.

BARTOLO (Fa lo stesso.)
E questa ancora.

FIGARO
Bravi; gittate pur chi'io piglio ognora.

SUSANNA
Voliamo ad informar d'ogni avventura
madama e nostro zio:
chi al par di me contenta?

FIGARO
Io.

BARTOLO
Io.

MARCELLINA
Io.

TUTTI
E schiatti il signor Conte al gusto mio.

(Partono abbracciati. Entrano Barbarina e
Cherubino.)


BARBARINA
Andiamo, andiam, bel paggio: in casa mia
tutte ritroverai
le più belle ragazza del castello.

di tutte sarai tu certo il più bello.

CHERUBINO
Ah! Se il Conte mi trova,
misero me! Tu sai
che partito ei mi crede per Siviglia.

BARBARINA
Oh, ve'che meraviglia! E se vi trova,
non sarà cosa nuova.
Odi, vogliam vestirti come noi:
tutte insieme andrem poi
a presentar de' fiori a Madamina.
Fidati, o Cherubin, di Barbarina.
(Partono. Entra la Contessa.)

N° 19: Recitativo ed Aria

CONTESSA
E Susanna non vien! Sono ansiosa di saper come
il Conte accolse la proposta. Alquanto ardito il
progetto mi par, e ad uno sposo sì vivace e
geloso! Ma che mal c'è? Cangiando i miei vestiti
con quelli di Susanna, e i suoi coi miei al favor
della notte. Oh cielo! A qual umil stato fatale io
son ridotta da un consorte crudel! Che dopo
avermi con un misto inaudito d'infedeltà, di
gelosia, di sdegni - prima amata, indi offesa, ed
alfin tradita - fammi or cercar da una mia serva
aita!
Dove sono i bei momenti
di dolcezza e di piacer,
dove andaron i giuramenti

di quel labbro menzogner!
Perché mai, se in pianti e in pene
per me tutto si cangiò,
la memoria di quel bene
dal mio sen non trapassò?
Dove sono i bei momenti, ecc.
Ah! Se almen la mia costanza
nel languire amando ognor
mi portasse una speranza
di cangiar l'ingrato cor!
Ah! Se almen la mia costanza, ecc.
(Parte. Entrano il Conte e Antonio.)


ANTONIO
(con un cappello in mano)
Io vi dico, signor, che Cherubino
è ancora nel castello,
e vedete per prova il suo cappello.

CONTE
Ma come? se a quest'ora
esser giunto a Siviglia egli dovria.

ANTONIO
Scusate, oggi Siviglia è a casa mia.
Là vestissi da donna, e là lasciati
ha gli altr'abiti suoi.

CONTE
Perfidi!

ANTONIO
Andiam, e li vedrete voi
(Partono. Entrano la Contessa e Susanna.)

CONTESSA
Cosa mi narri!
E che ne disse il Conte?

SUSANNA
Gli si leggeva in fronte
il dispetto e la rabbia.

CONTESSA
Piano: che meglio or lo porremo in gabbia.
Dov'è l'appuntamento
che tu gli proponesti?

SUSANNA
In giardino.

CONTESSA
Fissiamgli un loco. Scrivi.

SUSANNA
Ch'io scriva? ...ma...signora...

CONTESSA
Eh scrivi, dico; e tutto
io prendo su me stessa.
(Susanna siede e scrive.)

N° 20: Duettino

SUSANNA (scrivendo)
Sull'aria.

CONTESSA
Che soave zeffiretto -

SUSANNA
zeffiretto -

CONTESSA
questa sera spirerà -

SUSANNA
questa sera spirerà -

CONTESSA
sotto i pini del boschetto -

SUSANNA
sotto i pini?

CONTESSA
sotto i pini del boschetto -

SUSANNA
soto i pini del boschetto.

CONTESSA
Ei già il resto capirà.

SUSANNA
Certo, certo il capirà.

CONTESSA
Ei già il resto capirà.

CONTESSA
Canzonetta sull'aria, ecc.

SUSANNA
Che soave zeffiretto, ecc.

(Rileggono insieme lo scritto. Susanna piega la
lettera.)


SUSANNA
Piegato è il foglio . or come si sigilla?

CONTESSA
(Si cava una spilla e gliela dà.)
Ecco ... prendi una spilla.
Servirà di sigillo. Attendi ... scrivi
sul rovescio del foglio:
"Rimandate il sigillo."

SUSANNA
È più bizzarro
di quel della patente.

CONTESSA
Presto, nascondi ... Io sento venir gente.
(Susanna si mette il biglietto in seno. Entrano
Cherubino vestito da contadinella, Barbarina ed
alcune altre contadinelle vestite nel medesimo
modo, con mazzetti di fiori.)


N° 21: Coro

CORO
Ricevete, o padroncina
queste rose e questi fior,
che abbiam colti stamattina,
per mostrarvi il nostro amor.
Siamo tante contadine,
e siam tutte poverine,

ma quel poco che rechiamo
ve lo diamo di buon cor.

BARBARINA
Queste sono, Madama,
le ragazze del loco,
che il poco ch'han vi vengono ad offrire,
e vi chiedon perdon del loro ardire.

CONTESSA
Oh brave! Vi ringrazio.

SUSANNA
Come sono vezzose!

CONTESSA (indicando Cherubino)
E chi è, narratemi,
quell'amabil fanciulla
ch'ha l'aria sì modesta?

BARBARINA
Ell'è una mia cugina, e per le nozze
è venuta ier sera.

CONTESSA
Onoriamo la bella forestiera.
(a Cherubino)
Venite qui ... datemi i vostri fiori.
(Prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte.
Fra sé)

Come arrossi .
(a Susanna)
Susanna, e non ti pare.
Che somigli ad alcuno?

SUSANNA
Al naturale.
(Entrano il Conte ed Antonio. Quest ha il cappello di
Cherubino: entra in scena pian piano, gli cava la
cuffia da donna e gli mette in testa il cappello
stesso.)


ANTONIO
Eh cospettaccio! è questi l'ufficiale.

CONTESSA (fra sé)
Oh stelle!

SUSANNA (fra sé)
Malandrino!

CONTE (alla Contessa)
Ebben! Madama ...

CONTESSA
Io sono, signor mio,
irritata e sorpresa al par di voi.

CONTE
Ma stamane?

CONTESSA
Stamane .
per l'odierna festa
volevam travestirlo al modo stesso
che l'han vestito adesso.

CONTE (a Cherubino)
E perché non partiste?

CHERUBINO
(cavandosi il capello bruscamente)
Signor.

CONTE
Saprò punire
la sua disobbedienza.

BARBARINA
Eccellenza, Eccellenza
voi mi dite sì spesso,
qualvolta m'abbracciate e mi baciate:
"Barbarina, se m'ami,
ti darò quel che brami."

CONTE
Io, dissi questo?

BARBARINA
Voi.
Or datemi, padrone,
in sposo Cherubino,
e v'amerò com'amo il mio gattino.

CONTESSA (al Conte)
Ebbene, or tocca a voi.

ANTONIO (a Barbarina)
Brava, figliuola!
Hai buon maestro che ti fa la scuola.

CONTE (fra sé)
Non so qual uom, qual demone, qual Dio
rivolga tutto quanto a torto mio.

(Entra Figaro.)

FIGARO
Signor ... se trattenete
tutte queste ragazze,
adio festa . addio danza.

CONTE
E che! Vorresti
ballar col piè stravolto?

FIGARO
(Finge di drizzarsi la gamba, e poi si prova a
ballare.)

Eh, non mi duol più molto.
(Chiama tutte le giovani, vuol partire; il Conte lo
richiama.)

Andiam, belle fanciulle .

CONTESSA (a Susanna)
Come si caverà dall'imbarazzo?

SUSANNA (alla Contessa)
Lasciate fare a lui.

CONTE
Per buona sorte
i vasi eran di creta.

FIGARO
Senza fallo.
Andiamo, dunque, andiamo.
(Vuol partire; Antonio lo richiama.)

ANTONIO
Ed intanto a cavallo
di galoppo a Siviglia andava il paggio.

FIGARO
Di galoppo o di passo, buon viaggio.
Venite, o belle giovani.
(Per partire)

CONTE
(Torna a ricondurlo in mezzo)
E a te la sua patente
era in tasca rimasta .

FIGARO
Certamente.
Che razza di domande!

ANTONIO
(a Susanna che fa dei motti a Figaro)
Via, non fargli più motti, ei non t'intende.
(Prende per mano Cherubino e lo presenta a
Figaro.)

Ed ecco chi pretende
Che sia un bugiardo il mio signor nipote.

FIGARO
Cherubino!

ANTONIO
Or ci sei.

FIGARO (al Conte)
Che diamin canta?

CONTE
Non canta, no, ma dice
ch'egli saltò stamane in sui garofani...

FIGARO
Ei lo dice! ... Sarà ... se ho saltato io
si può dare che anch'esso
abbia fatto lo stesso.

CONTE
Anch' esso?

FIGARO
Perché no?
Io non impugno mai quel che non so.

N° 22: Finale
(Si sente una marcia in lontananza.)

FIGARO
Ecco la marcia, andiamo! Ai vostri posti, oh belle,
ai vostri posti! Susanna dammi il braccio!

SUSANNA (Figaro prende Susanna pel braccio.)
Eccolo.
(Partono tutti eccettuati il Conte e la Contessa.)

CONTE
Temerari!

CONTESSA
Io son di ghiaccio!

CONTE
Contessa!

CONTESSA
Or non parliamo. Ecco qui le due nozze, riceverle
dobbiam, alfin si tratta d'una vostra protetta.
Seggiamo.

CONTE
Seggiamo.
(a parte)
E meditiam vendetta!
(Siedono. Entrano cacciatori con fucili in ispalla,
gente del foro, contadini e contadine, due giovinette
che portano il cappello verginale con piume
bianche, due altre con un bianco velo, due altre con
i guanti e il mazzetto di fiori. Poi vengono Figaro con
Marcellina e Bartolo con Susanna. Bartolo conduce
Susanna al Conte ed ella s'inginocchia per ricevere
da lui il cappello ecc. Figaro conduce Marcellina alla
Contessa e fa la stessa funzione.)


DUE RAGAZZE
Amanti costanti,
seguaci d'onor,
cantate, lodate
si saggio signor.
A un dritto cedendo
che oltraggia, che offende,
ei caste vi rende
ai vostri amator.

CORO
Cantiamo, lodiamo sì saggio signor!
(Susanna essendo in ginocchio durante il coro tira il
Conte per l'abito, gli mostra il biglietto, dopo passa la
mano dal lato degli spettatori alla testa, dove pare
che il Conte le aggiusti il cappello, e gli dà il biglietto.
Il Conte se lo mette furtivamente in seno. Susanna
s'alza, gli fa una riverenza. Figaro viene a riceverla.
Si balla il fandango. Marcellina s'alza un po' più
tardi. Bartolo viene a riceverla dalle mani della
Contessa.)


CONTE
(cava il biglietto e fa l'atto d'un uom che rimane
punto al dito: lo scuote, lo preme, lo succhia e
vedendo il biglietto sigillato colla spilla dice, gittando
la spilla a terra:)

Eh, già si sa, solita usanza, le donne ficcan gli
aghi in ogni loco...ah, ah, capisco il gioco!

FIGARO (a Susanna)
Un biglietto amoroso che gli diè nel passar
qualche galante, ed era sigillato d'una spilla,
ond'egli si punse il dito. Il Narciso or la cerca, oh
che stordito!

CONTE
Andate amici! E sia per questa sera disposto
l'apparato nuziale, colla più ricca pompa, io vo'
che sia magnifica la festa, e canti, e fochi, e gran
cena, e gran ballo; e ognuno impari com'io tratto
color che a me son cari.

CORO
Amanti costanti, ecc.


libretto by Lorenzo Da Ponte 
Contents: Personaggi; Atto Primo; Atto Secondo; Atto Terzo; Atto Quarto

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