Madama Butterfly” by Giacomo Puccini libretto (Italian)

Personaggi

Madama Butterfly / Cio-Cio-San (soprano)
Pinkerton, tenente della marina degli Stati Uniti (tenore)
Suzuki, servente di Cio-Cio-San (mezzosoprano)
Sharpless, console degli Stati Uniti a Nagasaki (baritono)
Goro, nakodo (tenore)
Lo zio Bonzo (basso)
Il Principe Yamadori (tenore)
Kate Pinkerton (mezzosoprano)
Lo zio Yakusidé (baritono)
La zia (soprano)
La cugina (soprano)
Dolore (bambino, mimo)

PRIMO ATTO

Collina presso Nagasaki
Casa giapponese, terrazza e giardino. In fondo, al
basso, il porto e la città. Goro fa visitare la casa a
Pinkerton, che passa di sorpresa in sorpresa.


PINKERTON
E soffitto...e pareti...

GORO
Vanno e vengono a prova
a norma che vi giova
nello stesso locale
alternar nuovi aspetti ai consueti.

PINKERTON
Il nido nuziale
dov'è?

GORO
Qui, o là...secondo...

PINKERTON
Anch'esso a doppio fondo!
La sala?

GORO (mostrando la terrazza)
Ecco!

PINKERTON
All'aperto?

GORO
Un fianco scorre...

PINKERTON
Capisco! Capisco!
Un altro...

GORO
...scivola!

PINKERTON
È la dimora frivola...

GORO
Salda come una torre,
da terra fino al tetto.

PINKERTON
È una casa a soffietto.

GORO
(batte le mani; entrano due uomini e una donna. Si
genuflettono innanzi a Pinkerton.)

Questa è la cameriera
che della vostra sposa
fu già serva amorosa.
Il cuoco. Il servitor. Sono confusi
del grande onore.

PINKERTON
I nomi?

GORO
"Miss Nuvola leggera."
"Raggio di sol nascente."
"Esala aromi."

SUZUKI
Sorride Vostro Onore?
Il riso è frutto e fiore.
Disse il savio Ocunama:
"Dei crucci la trama
smaglia il sorriso.
Schiude alla perla il guscio,
apre all'uom l'uscio
del Paradiso.
Profumo degli dei...
fontana della vita... "
Disse il savio Ocunama:
"Dei crucci la trama smaglia il sorriso."
(Goro s'accorge che Pinkerton s'annoia. Batte le mani. I
tre rientrano subito in casa.)

PINKERTON
A chiacchiere costei
mi par cosmopolita.
Che guardi?

GORO
Se non giunge ancor la sposa.

PINKERTON
Tutto è pronto?

GORO
Ogni cosa.

PINKERTON
Gran perla di sensale!

GORO
Qui verran:
l'Ufficiale del Registro,
I parenti, il vostro Console,
la fidanzata.
Qui si firma l'atto
e il matrimonio è fatto.

PINKERTON
E son molti i parenti?

GORO
La suocera, la nonna,
lo zio Bonzo (che non
ci degnerà di sua presenza)
e cugini, e le cugine!
Mettiam fra gli ascendenti
ed i collaterali un due dozzine.
Quanto alla discendenza...
provvederanno assai
Vostra Grazia e la bella Butterfly.

PINKERTON
Gran perla di sensale!

VOCE DI SHARPLESS
E suda e arrampica!
Sbuffa, inciampica!

GORO
Il Consol sale.

SHARPLESS (apparendo sbuffando)
Ah! quei ciottoli
mi hanno sfiaccato!

PINKERTON
Bene arrivato!

GORO
Bene arrivato!

SHARPLESS
Ouff!

PINKERTON
Presto, Goro -
qualche ristoro.

SHARPLESS
Alto.

PINKERTON
Ma bello.

SHARPLESS
Nagasaki, il mare, il porto...

PINKERTON
... e una casetta
che obbedisce a bacchetta.

SHARPLESS
Vostra?

PINKERTON
La comperai per novecento
novantanove anni,
con facoltà, ogni mese,
di rescindere i patti.
Sono in questo paese
elastici del par,
case e contratti.

SHARPLESS
E l'uomo esperto ne profitta.

PINKERTON
Certo.
(Goro viene frettoloso dalla casa, seguito da due servi;
apportano bicchieri, bottiglie, coperti, due poltrone in
vimini. Depongono le stoviglie su di un piccolo tavolo e
rientrano nella casa.)

Dovunque al mondo
lo Yankee vagabondo
si gode e traffica
sprezzando rischi.
Affonda l'àncora
alla ventura...
(S'interrompe per offrire da bere a Sharpless.)
Milk-punch, o wisky?
Affonda l'àncora
alla ventura
finché una raffica scompigli
nave e ormeggi, alberatura...
La vita ei non appaga
se non fa suo tesor
i fiori d'ogni plaga...

SHARPLESS
È un facile vangelo...

PINKERTON
...d'ogni bella gli amor.

SHARPLESS
... è un facile vangelo
che fa la vita vaga
ma che intristisce il cor.

PINKERTON
Vinto si tuffa,
la sorte riacciuffa.
Il suo talento
fa in ogni dove.
Così mi sposo
all'uso giapponese
per novecento
novantanove anni. Salvo
a prosciogliermi ogni mese.

SHARPLESS
È un facile vangelo.

PINKERTON
"America for ever!"

SHARPLESS
"America for ever!"
Ed è bella la sposa?

GORO (udendo, si avanza.)
Una ghirlanda di fiori freschi,
una stella dai raggi d'oro.

E per nulla: sol cento yen.
Se Vostra Grazia mi comanda
ce n'ho un assortimento...

PINKERTON
Va, conducila Goro.

SHARPLESS
Quale smania vi prende!
Sareste addirittura
cotto?

PINKERTON
Non so! non so! Dipende
dal grado di cottura!
Amore o grillo -
dir non saprei.
Certo costei m'ha colle ingenue
arti invescato.
Lieve qual tenue vetro soffiato
alla statura, al portamento
sembra figura da paravento.
Ma dal suo lucido fondo di lacca
come con subito moto
si stacca; qual farfalletta
svolazza e posa
con tal grazietta silenziosa,
che di rincorrerla
furor m'assale -
se pure infrangerne
dovessi l'ale.

SHARPLESS
ler l'altro, il Consolato
sen' venne a visitar!

Io non la vidi,
ma l'udii parlar.
Di sua voce il mistero
l'anima mi colpì.
Certo quando è sincer
l'amor parla così.
Sarebbe gran peccato
le lievi ali strappar
e desolar forse un credulo cor.
Quella divina mite vocina
non dovrebbe dar note di dolor.

PINKERTON
Console mio garbato,
quietatevi! si sa:
la vostra età è di flebile umor.
Non c'è gran male
s'io vo' quell'ale
drizzare ai dolci voli dell'amor!
Whisky?

SHARPLESS
Un'altro bicchiere.
Bevo alla vostra famiglia lontana.

PINKERTON
E al giorno in cui mi sposerò
con vere nozze
a una vera sposa americana.

GORO (riappare correndo)
Ecco! Son giunte
al sommo del pendìo.
Già del femmineo sciame

qual di vento in fogliame
s'ode il brusìo.

VOCE DI RAGAZZE
Ah! ah!
Quanto cielo!
Quanto mar!

VOCE DI BUTTERFLY
Ancora un passo or via.

VOCE DI RAGAZZE
Come sei tarda.

VOCE DI BUTTERFLY
Aspetta.

VOCI DI RAGAZZE
Ecco la vetta.
Guarda, guarda quanti fior!

VOCE DI BUTTERFLY
Spira sul mare e sulla terra
un primaveril soffio giocondo.

SHARPLESS
O allegro cinquettar di gioventù.

VOCE DI BUTTERFLY
Io sono la fanciulla
più lieta del Giappone,
anzi del mondo.
Amiche, son venuta
al richiamo d'amor...

D'amor venni alle soglie
ove s'accoglie il bene
di chi vive e di chi muor.

VOCI DI RAGAZZE
Gioia a te sia, dolce amica,
ma pria di varcar
la soglia che t'attira
volgiti e mira
quanto cielo, quanti fiori,
quanto mar; mira
le cose tutte che ti son sì care.

BUTTERFLY
Siam giunte.
(Vede il gruppo di uomini e riconosce Pinkerton. Chiude
subito l'ombrellino e mostra Pinkerton alle sue
amiche.)

B. F. Pinkerton. Giù.

LE AMICHE
Giù.

BUTTERFLY
Gran ventura.

LE AMICHE
Riverenza.

PINKERTON
È un po' dura
la scalata?

BUTTERFLY
A una sposa costumata
più penosa è l'impazienza.

PINKERTON
Molto raro complimento.

BUTTERFLY
Dei più belli ancor ne so.

PINKERTON
Dei gioielli!

BUTTERFLY
Se vi è caro sul momento...

PINKERTON
Grazie...no.

SHARPLESS
Miss Butterfly...Bel nome,
vi sta a meraviglia.
Siete di Nagasaki?

BUTTERFLY
Signor, sì. Di famiglia
assai prospera un tempo.
(alle amiche)
Verità?

LE AMICHE
Verità.

BUTTERFLY
Nessuno si confessa mai
nato in povertà.
Non c'è vagabondo
che a sentirlo non sia
di gran prosapia. Eppur
conobbi la ricchezza.
Ma il turbine rovescia
le quercie più robuste
e abbiam fatto la ghescia
per sostentarci.
(alle amiche)
Vero?

LE AMICHE
Vero!

BUTTERFLY
Non lo nascondo,
né m'adonto.
Ridete? Perché?
Cose del mondo...

PINKERTON
Con quel fare di bambola
quando parla m'infiamma.

SHARPLESS
Ed avete sorelle?

BUTTERFLY
No, signore. Ho la mamma.

GORO
Una nobile dama.

BUTTERFLY
Ma senza farle torto,
povera molto anch'essa.

SHARPLESS
E vostro padre?

BUTTERFLY (bruscamente)
Morto.

SHARPLESS
Quant'anni avete?

BUTTERFLY
Indovinate.

SHARPLESS
Dieci.

BUTTERFLY
Crescete.

SHARPLESS
Venti.

BUTTERFLY
Calate.
Quindici netti, netti.
Sono vecchia diggià.

SHARPLESS
Quindici anni.

PINKERTON
Quindici anni!

SHARPLESS
L'età dei giuochi...

PINKERTON
... E dei confetti.

GORO
L'Imperial Commissario,
l'Ufficiale del Registro,
i congiunti.

PINKERTON
Fate presto.
(Goro corre in casa. Pinkerton parla al Console in
disparte.)

Che burletta la sfilata
della nuova parentela!

CUGINI e PARENTI
Bello non è, in verità.
Bello non è.

BUTTERFLY
Bello è così
che non si può sognar di più.

MADRE ed AMICHE
Mi pare un re!
Vale un Perù!

CUGINA (a Butterfly)
Goro l'offrì pur anco a me,
ma s'ebbe un no!

BUTTERFLY
Sì, giusto tu!

PARENTI (a Butterfly)
La sua beltà già disfiori.
Divorzierà.

CUGINA e PARENTI
Spero di sì.

LO ZIO YAKUSIDÉ
Vino ce n'è?
Guardiamo un po'.
Ne vidi già
color di thé e chermisi.

GORO
Per carità, tacete un po'!
Sch! Sch! Sch!

SHARPLESS
O amico fortunato!
O fortunato Pinkerton,
che in sorte v'è toccato
un fior pur or sbocciato.

PINKERTON
Sì, è vero, è un fiore, un fiore!
L'esotico suo odore
m'ha il cervello sconvolto.

CUGINA e PARENTI
Ei l'offrì pur anco a me,
ma risposi non lo vo'!

MADRE ed AMICHE
Egli è bel, mi pare un re!
Non avrei risposto no,
non direi mai no!

SHARPLESS
Non più bella e d'assai fanciulla
io vidi mai di questa Butterfly!
E se a voi sembran scede
il patto e la sua fede...

CUGINA e PARENTI
Senza tanto ricercar
io ne trovo dei miglior
e gli dirò un bel no.

MADRE ed AMICHE
No, mie care, non mi par,
è davvero un gran signor,
nè gli direi di no!

BUTTERFLY
Badate, attenti a me!

PINKERTON
Sì, è vero, è un fiore, un fiore,
e in fede mia l'ho colto!

SHARPLESS
...Badate! Ella ci crede!

BUTTERFLY
Mamma, vien qua.
Badate a me:

attenti, orsù,
uno, due, tre,
e tutti giù.
(Tutti si inchinano innanzi a Pinkerton ed a Sharpless.
Pinkerton prende per mano Butterfly.)


PINKERTON
Vieni, amor mio!
Ti piace la casetta?

BUTTERFLY
Signor B. F. Pinkerton, perdono...
Io vorrei...pochi oggetti da donna...

PINKERTON
Dove sono?

BUTTERFLY
Sono qui...vi dispiace?
(Tira fuori gli oggetti dalle maniche del suo kimono.)

PINKERTON
O perché mai, mia bella Butterfly?

BUTTERFLY
Fazzoletti. La pipa.
Una cintura. Un piccolo fermaglio.
Uno specchio. Un ventaglio.

PINKERTON
Quel barattolo?

BUTTERFLY
Un vaso di tintura.

PINKERTON
Ohibò.

BUTTERFLY
Vi spiace?
(Lo getta via.)
Via.

PINKERTON
E quello?

BUTTERFLY
Cosa sacra e mia.

PINKERTON
E non si può vedere?

BUTTERFLY
C'è troppa gente.
Perdonate.

GORO (sottovoce a Pinkerton)
È un presente del Mikado
a suo padre...coll'invito...
(Fa il gesto di chi s'apre il ventre.)

PINKERTON
E...suo padre?

GORO
Ha obbedito.

BUTTERFLY
(levando dalla manica delle statuette)
Gli Ottokè.

PINKERTON
Quei pupazzi? Avete detto?

BUTTERFLY
Son l'anime degli avi.

PINKERTON
Ah! il mio rispetto.

BUTTERFLY
Ieri son salita tutta sola
in segreto alla Missione.
Colla nuova mia vita
posso adottare nuova religione.
Lo zio Bonzo nol sa,
né i miei lo sanno.
Io seguo il mio destino
e piena d'umiltà
al Dio del signor Pinkerton
m'inchino.
È mio destino;
nella stessa chiesetta
in ginocchio con voi
pregherò lo stesso Dio.
E per farvi contento potrò forse
obliar la gente mia.
Amore mio!

GORO
Tutti zitti!

IL COMMISSARIO
È concesso al nominato
Benjamin Franklin Pinkerton,
Luogotenente della cannoniera "Lincoln",

marina degli Stati Uniti,
America del Nord,
ed alla damigella Butterfly,
del quartiere d'Omara, Nagasaki,
d'unirsi in matrimonio,
per dritto il primo
della propria volontà,
ed ella per consenso dei parenti
qui testimoni all'atto...

GORO (con cerimonia)
Lo sposo.
Poi la sposa.
E tutto è fatto.

LE AMICHE
Madama Butterfly.

BUTTERFLY
Madama B. F. Pinkerton.

IL COMMISSARIO
Auguri molti.

PINKERTON
I miei ringraziamenti.

IL COMMISSARIO
Il Signor Console scende?

SHARPLESS
L'accompagno.
(a Pinkerton)
Ci vedrem domani.

PINKERTON
A meraviglia.

UFFICIALE DEL REGISTRO
Posterità.

PINKERTON
Mi proverò.

SHARPLESS (partendo, a Pinkerton)
Giudizio!
(Sharpless, il Registro ed il Commissario partono.)

PINKERTON (a parte)
Ed eccoci in famiglia.
Sbrighiamoci al più presto
in modo onesto.
(Alza il bicchiere.)
Hip! Hip!

PARENTI
O Kami! O Kami!

PINKERTON
Beviamo ai novissimi legami.
(Improvvisamente compare un personaggio terribile. È
il Bonzo che si fa avanti furibondo; stendendo la mano
verso Butterfly, la minaccia.)


IL BONZO
Cio-Cio-San! Abominazione!

BUTTERFLY e PARENTI
Lo zio bonzo!

GORO
Un corno al guastafeste!
Chi ci leva d'intorno
le persone moleste?

IL BONZO
Cio-Cio-San! Che hai tu fatto
alla Missione?

TUTTI
Rispondi, Cio-Cio-San!

PINKERTON
Che mi strilla quel matto?

IL BONZO
Rispondi, che hai tu fatto?
Come, hai tu gli occhi asciutti?
Son dunque questi i frutti?
Ci ha rinnegato tutti.

TUTTI
Hou! Cio-Cio-San!

IL BONZO
Rinnegato vi dico...
il culto antico.

TUTTI
Hou! Cio-Cio-San!

IL BONZO
Kami sarundasico!
All'anima tua guasta
qual supplizio sovrasta!

PINKERTON
Ehi, dico, basta, basta!

IL BONZO
Venite tutti.
Andiamo!
Ci hai rinnegato e noi
ti rinneghiamo!

PINKERTON
Sbarazzate all'istante.
In casa mia niente baccano
e niente bonzeria.

TUTTI (partendo)
Hou! Cio-Cio-San! Kami sarundasico.
Hou! Cio-Cio-San! Ti rinneghiamo!

PINKERTON
Bimba, bimba, non piangere
per gracchiar di ranocchi.

PARENTI (lontani)
Hou! Cio-Cio-San!

BUTTERFLY
Urlano ancor!

PINKERTON
Tutta la tua tribù
e i Bonzi tutti del Giappon
non valgono il pianto
di quegli occhi cari e belli.

BUTTERFLY
Davver? non piango più.
E quasi del ripudio
non mi duole
per le vostre parole
che mi suonan così dolci nel cor.
(Gli bacia la mano.)

PINKERTON
Che fai? La man?

BUTTERFLY
M'han detto che laggiù
fra la gente costumata
è questo il segno
del maggior rispetto.

SUZUKI (dentro la casa)
E Izaghi ed Izanami sarundasico,
e Kami, e Izaghi,
ed Izanami sarundasico, e Kami.

PINKERTON
Chi brontola lassù?

BUTTERFLY
È Suzuki che fa
la sua preghiera seral.

PINKERTON
Viene la sera.

BUTTERFLY
E l'ombra e la quiete.

PINKERTON
E sei qui sola.

BUTTERFLY
Sola e rinnegata!
Rinnegata... e felice!

PINKERTON
(batte le mani. I servi accorrono.)
A voi, chiudete.

BUTTERFLY
Sì, sì, noi tutti soli...
E fuori il mondo...

PINKERTON
E il Bonzo furibondo!

BUTTERFLY
Suzuki, le mie vesti.
(Suzuki le porta una veste bianca e l'aiuta a metterla,
poi se ne va.)


SUZUKI
Buona notte.

BUTTERFLY
Quest'obi pomposa
di scioglier mi tarda...
Si vesta la sposa
di puro candor.
Tra moti sommessi
sorride e mi guarda.

Celarmi potessi!
Ne ho tanto rossor!
E ancor l'irata voce
mi maledice...
Butterfly rinnegata,
rinnegata... e felice.

PINKERTON
Con moti di scoiattolo,
i nodi allenta e scioglie!
Pensar che quel giocattolo
è mia moglie! Mia moglie!
Ma tal grazia dispiega
ch'io mi struggo
per la febbre
d'un subito desìo.
(Pinkerton s'avvicina a Butterfly, che ha finito di
vestirsi.)

Bimba dagli occhi pieni di malia
ora sei tutta mia.
Sei tutta vestita di giglio.
Mi piace la treccia tua bruna
fra candidi veli.

BUTTERFLY
Somiglio la dea della luna,
la piccola dea della luna
che scende la notte
dal ponte del ciel.

PINKERTON
E affascina i cuori...

BUTTERFLY
...E li prende, e li avvolge
in un bianco mantel.
E via se li reca
negli alti reami.

PINKERTON
Ma intanto finor non m'hai detto,
ancor non m'hai detto che m'ami.
Le sa quella dea le parole
che appagan gli ardenti desir?

BUTTERFLY
Le sa. Forse dirle non vuole
per tema d'averne a morir,
per tema d'averne a morir!

PINKERTON
Stolta paura,
l'amor non uccide,
ma dà vita, e sorride
per gioie celestiali
come ora fa
nei tuoi lunghi occhi ovali.

BUTTERFLY
Adesso voi siete per me
l'occhio del firmamento.
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto.
Siete alto, forte.
Ridete con modi sì palesi!
E dite cose
che mai non intesi.
Or son contenta. Or son contenta.

Vogliatemi bene, un bene piccolino,
un bene da bambino
quale a me si conviene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose,
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda del mare.

PINKERTON
Dammi ch'io baci
le tue mani care,
mia Butterfly!
Come t'han ben nomata
tenue farfalla...

BUTTERFLY
Dicon ch'oltre mare
se cade in man dell'uom
ogni farfalla d'uno spillo
è trafitta
ed in tavola infitta!

PINKERTON
Un po' di vero c'è:
e tu lo sai perché?
Perché non fugga più.
Io t'ho ghermita...
Ti serro palpitante.
Sei mia.

BUTTERFLY
Sì, per la vita.

PINKERTON
Vieni, vieni...
Via dall'anima in pena
l'angoscia paurosa.
È notte serena! Guarda:
dorme ogni cosa!
Sei mia! Ah! vien!

BUTTERFLY
Ah! dolce notte! quante stelle!
Non le vidi mai sì belle!
Trema, brilla ogni favilla
col baglior d'una pupilla.
Oh! quanti occhi fisi, attenti,
d'ogni parte a riguardar!
pei firmamenti, via pei lidi,
via pel mare...ride il ciel!
Ah! dolce notte!
Tutto estatico d'amor,
ride il ciel!

ATTO SECONDO

Interno della casetta di Butterfly
(Suzuki prega davanti all'immagine di Budda, suona
ogni tanto la campanella della preghiera. Butterfly sta
ritta ed immobile presso un paravento.)


SUZUKI
E Izaghi e Izanami,
sarundasico e Kami...
Oh! la mia testa!
E tu, Ten-Sjoo-daj!

Fate che Butterfly
non pianga più, mai più.

BUTTERFLY
Pigri ed obesi
son gli dei giapponesi!
L'americano Iddio,
son persuasa,
ben più presto risponde
a chi l'implori.
Ma temo ch'egli ignori
che noi stiam qui di casa.
Suzuki...
è lungi la miseria?
(Suzuki apre un piccolo mobile, vi prende poche
monete e le mostra a Butterfly.)


SUZUKI
Questo è l'ultimo fondo.

BUTTERFLY
Questo? Oh! troppe spese!

SUZUKI
S'egli non torna e presto,
siamo male in arnese.

BUTTERFLY
Ma torna.

SUZUKI
Tornerà?

BUTTERFLY
Perché dispone che il Console
provveda alla pigione,
rispondi, su!
Perché con tante cure
la casa rifornì di serrature,
s'ei non volesse ritornar mai più?

SUZUKI
Non lo so.

BUTTERFLY
Non lo sai?
Io te lo dico
per tener ben fuori le zanzare,
i parenti ed i dolori,
e dentro, con gelosa custodia,
la sua sposa -
la sua sposa che son io, Butterfly!

SUZUKI
Ma non s'è udito
di straniero marito
che sia tornato al suo nido.

BUTTERFLY
Ah! taci, o t'uccido.
Quell'ultima mattina:
"Tornerete signor?"
gli domandai.
Egli, col cuore grosso,
per celarmi la pena
sorridendo rispose:
"O Butterfly,
piccina mogliettina,

tornerò colle rose
alla stagion serena
quando fa la nidiata
il pettirosso."
Tornerà.

SUZUKI
Speriam.

BUTTERFLY
Dillo con me:
tornerà.

SUZUKI
Tornerà.

BUTTERFLY
Piangi? Perché? Perché?
Ah, la fede ti manca!
Senti;
Un bel dì vedremo
levarsi un fil di fumo
sull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare -
poi la nave bianca
entra nel porto, romba
il suo saluto. Vedi?
È venuto!
Io non gli scendo incontro.
Io no. Mi metto là
sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo
e non mi pesa
la lunga attesa.

E uscito dalla folla cittadina
un uom, un picciol punto
s'avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto -
Che dirà? che dirà?
Chiamerà "Butterfly!"
dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta,
un po' per celia
e un po' per non morir
al primo incontro,
ed egli alquanto in pena
chiamerà, chiamerà:
"Piccina mogliettina,
olezzo di verbena!" -
i nomi che mi dava
al suo venire.
Tutto questo avverrà,
te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l'aspetto.
(Congeda Suzuki che esce. Sharpless e Goro compaiono
nel giardino.)


GORO
C'è. Entrate.

SHARPLESS
Chiedo scusa...Madama Butterfly...

BUTTERFLY
Madama Pinkerton, prego.
(Si volta.)

Oh! il mio signor Console,
signor Console!

SHARPLESS
Mi ravvisate?

BUTTERFLY
Ben venuto in casa americana.

SHARPLESS
Grazie.

BUTTERFLY
Avi, antenati - tutti bene?

SHARPLESS
Ma, spero.

BUTTERFLY
Fumate?
(Fa cenno a Suzuki che prepari la pipa.)

SHARPLESS
Grazie. Ho qui...

BUTTERFLY
Signore, io vedo il cielo azzurro.

SHARPLESS
Grazie. Ho...

BUTTERFLY
Preferite forse le sigarette americane?

SHARPLESS
Grazie. Ho da mostrarvi...

BUTTERFLY (porgendo un fiammifero acceso)
A voi.

SHARPLESS
Mi scrisse Benjamin Franklin Pinkerton.

BUTTERFLY
Davvero! È in salute?

SHARPLESS
Perfetta.

BUTTERFLY
Io son la donna più lieta del Giappone.
Potrei farvi una domanda?

SHARPLESS
Certo.

BUTTERFLY
Quando fanno il lor nido
in America i pettirossi?

SHARPLESS
Come dite?

BUTTERFLY
Sì...prima o dopo di qui?

SHARPLESS
Ma...perché?

BUTTERFLY
Mio marito m'ha promesso
di ritornar nella stagion beata
che il pettirosso rifà la nidiata.
Qui l'ha rifatta
per ben tre volte, ma può darsi
che di là usi nidiar men spesso.
Chi ride?
Oh, c'è il nakodo.
Un uom cattivo.

GORO
Godo...

BUTTERFLY
Zitto.
(a Sharpless)
Egli osò...
No, prima rispondete alla domanda mia.

SHARPLESS
Mi rincresce, ma ignoro...
non ho studiato ornitologia.

BUTTERFLY
Orni...

SHARPLESS
...tologia.

BUTTERFLY
Non lo sapete insomma.

SHARPLESS
No. Dicevamo...

BUTTERFLY
Ah sì, Goro, appena
B. F. Pinkerton fu in mare,
mi venne ad assediare
con ciarle e con presenti
per ridarmi ora questo,
or quel marito.
Or promette tesori
per uno scimunito...

GORO
Il ricco Yamadori.
Ella è povera in canna.
I suoi parenti
l'han tutti rinnegata.
(Al di là della terrazza si vede giungere il Principe
Yamadori in un palanchino, attorniato dai servi.)


BUTTERFLY
Eccolo. Attenti.
Yamadori...
Ancor le pene dell'amor
non v'han deluso?
Vi tagliate ancor le vene
se il mio bacio vi ricuso?

YAMADORI
Tra le cose più moleste
è inutil sospirar.

BUTTERFLY
Tante mogli omai toglieste,
vi doveste abituar.

YAMADORI
L'ho sposate tutte quante
e il divorzio mi francò.

BUTTERFLY
Obbligata.

YAMADORI
A voi però giurerei
fede costante.

SHARPLESS
Il messaggio, ho gran paura,
a trasmetter non riesco.

GORO
Ville, servi, oro, ad Omara
un palazzo principesco.

BUTTERFLY
Già legata è la mia fede.

GORO e YAMADORI (a Sharpless)
Maritata ancor si crede.

BUTTERFLY
Non mi credo. Sono, sono.

GORO
Ma la legge...

BUTTERFLY
Io non la so.

GORO
...Per la moglie, l'abbandono
al divorzio equiparò...

BUTTERFLY
La legge giapponese...
non già del mio paese.

GORO
Quale?

BUTTERFLY
Gli Stati Uniti.

SHARPLESS
Oh, l'infelice!

BUTTERFLY
Si sa che aprir la porta
e la moglie cacciar
per la più corta
qui divorziar si dice.
Ma in America questo non si può -
(a Sharpless)
Vero?

SHARPLESS
Vero...Però...

BUTTERFLY
Là un bravo giudice serio,
impettito dice al marito:

"Lei vuol andarsene?
Sentiam perché?"
"Sono seccato
del coniugato."
E il magistrato:
"Ah, mascalzone,
presto in prigione."
- Suzuki, il thè.

YAMADORI
Udiste?

SHARPLESS
Mi rattrista
una sì piena cecità.

GORO
Segnalata è già
la nave di Pinkerton.

YAMADORI
Quand'essa lo riveda...

SHARPLESS
Egli non vuol mostrarsi.
Io venni appunto
per levarla d'inganno...

BUTTERFLY
Vostra Grazia permette...
che persone moleste!

YAMADORI
Addio. Vi lascio
il cuor pien di cordoglio:
ma spero ancor...

BUTTERFLY
Padrone.

YAMADORI
Ah, se voleste...

BUTTERFLY
Il guaio è che non voglio...
(Yamadori e Goro si allontanano.)

SHARPLESS
Ora a noi.
Sedete qui.
Legger con me
volete questa lettera?

BUTTERFLY
Date.
(La prende e la bacia, poi la rende al Console.)
Sulla bocca, sul cuore...
Siete l'uomo migliore del mondo.
Incominciate.

SHARPLESS
"Amico, cercherete
quel bel fiore di fanciulla... "

BUTTERFLY
Dice proprio così?

SHARPLESS
Sì, così dice,
ma se ad ogni momento...

BUTTERFLY
Taccio, taccio,
più nulla...

SHARPLESS
"Da quel tempo felice
tre anni son passati..."

BUTTERFLY
Anche lui li ha contati!

SHARPLESS
"E forse Butterfly
non mi rammenta più."

BUTTERFLY
Non lo rammento?
- Suzuki, dillo tu.
"Non mi rammenta più."

SHARPLESS
Pazienza!
"Se mi vuol bene ancor,
se m'aspetta... "

BUTTERFLY
Oh, le dolci parole!
Tu, benedetta!

SHARPLESS
"A voi mi raccomando perché vogliate
con circospezione prepararla... "

BUTTERFLY
Ritorna...

SHARPLESS
"...Al colpo."

BUTTERFLY
Quando? Presto! Presto!

SHARPLESS (fre sé)
Benone.
Qui troncarla conviene.
Quel diavolo d'un Pinkerton!
(a Butterfly)
Ebbene, che fareste,
Madama Butterfly,
s'ei non dovesse ritornar
più mai?

BUTTERFLY
Due cose potrei far:
tornar a divertir la gente
col cantar...oppur...
meglio, morire.

SHARPLESS
Di strapparvi assai mi costa
dai miraggi ingannatori.
Accogliete la proposta
di quel ricco Yamadori.

BUTTERFLY
Voi, signor, mi dite questo! Voi!

SHARPLESS
Santo Dio, come si fa?

BUTTERFLY
Qui, Suzuki, presto, presto,
che Sua Grazia se ne va.

SHARPLESS
Mi scacciate?

BUTTERFLY
Ve ne prego,
già l'insistere non vale.

SHARPLESS
Fui brutale,
non lo nego.

BUTTERFLY
Oh, mi fate tanto male,
tanto male, tanto, tanto!
Niente, niente! Ho creduto morir...
Ma passa presto come passan
le nuvole sul mare...
Ah! m'ha scordata?
(Butterfly esce, rientra tenendo il suo bambino, e lo
mostra a Sharpless.)
E questo? E questo?
E questo egli potrà pure scordare?

SHARPLESS
Egli è suo?

BUTTERFLY
Chi vide mai a bimbo
di Giappon occhi azzurrini?
E il labbro?
E i ricciolini d'oro schietto?

SHARPLESS
È palese. E Pinkerton lo sa?

BUTTERFLY
No. No. È nato
quand'egli stava in quel
suo gran paese. Ma voi...
gli scriverete.
Che l'aspetta un figlio
senza pari!
E mi saprete dir
s'ei non s'affretta
per le terre e pei mari!
Sai cos'ebbe cuore
di pensar quel signore?
Che tua madre dovrà
prenderti in braccio
ed alla pioggia e al vento
andar per la città
a guadagnarti
il pane e il vestimento.
Ed alle impietosite genti
la man tremante stenderà
gridando, "Udite, udite
la triste mia canzon.
A un'infelice madre
la carità, muovetevi a pietà."
E Butterfly, orribile destino,
danzerà per te!

E come fece già
la ghescia canterà.
E la canzon giuliva e lieta
in un singhiozzo finirà.
Ah, no! no! questo mai!
Questo mestier
che al disonore porta!
Morta! morta! Mai più danzar!
Piuttosto la mia vita vo' troncar!
Ah! morta!

SHARPLESS (fra sé)
Quanta pietà.
(a Butterfly)
Io scendo al piano.
Mi perdonate?

BUTTERFLY
A te, dagli la mano.

SHARPLESS
I bei capelli biondi!
Caro, come ti chiamano?

BUTTERFLY
Rispondi:
Oggi il mio nome è Dolore.
Però, dite al babbo,
scrivendogli,
che il giorno del suo ritorno
Gioia, Gioia mi chiamerò.

SHARPLESS
Tuo padre lo saprà, te lo prometto.
(Esce rapidamente.)

SUZUKI (gridando da fuori)
Vespa! Rospo maledetto!
(Entra trascinando Goro.)

BUTTERFLY
Che fu?

SUZUKI
Ci ronza intorno
il vampiro! e ogni giorno
ai quattro venti spargendo va
che niuno sa chi padre
al bimbo sia!

GORO
Dicevo...solo...
che là in America
quando un figliuolo è nato maledetto
trarrà sempre reietto
la vita fra le genti!

BUTTERFLY
Ah! tu menti! menti!
Dillo ancora e t'uccido!

SUZUKI
No!

BUTTERFLY
Va via!
Vedrai, piccolo amor,
mia pena e mio conforto,
mio piccolo amor,
Ah! vedrai che il tuo vendicator

ci porterà lontano, lontan,
nella sua terra...lontan ci porterà.
(Si ode un colpo di cannone.)

SUZUKI
Il cannone del porto!
Una nave da guerra...

BUTTERFLY
Bianca...bianca...il vessillo
americano delle stelle...
Or governa per ancorare.
(Prende il cannocchiale.)
Reggimi la mano
ch'io discerna il nome,
il nome, il nome...
Eccolo: Abramo Lincoln!
Tutti han mentito!
Sol io lo sapevo,
sol io che l'amo.
Vedi lo scimunito tuo dubbio?
È giunto! è giunto!
Proprio nel punto
che ognun diceva:
piangi e dispera.
Trionfa il mio amor! il mio amor!
La mia fè trionfa intera.
Ei torna e m'ama!
Scuoti quella fronda di ciliegio
e m'innonda di fior.
Io vò tuffar
nella pioggia odorosa
l'arsa fronte.

SUZUKI
Signora, quietatevi...quel pianto.

BUTTERFLY
No, rido, rido!
Quanto lo dovremo aspettar?
Che pensi? Un'ora?

SUZUKI
Di più.

BUTTERFLY
Due ore forse.
Tutto...tutto...
sia pien di fior, come
la notte è di faville.
Va pei fior.

SUZUKI
Tutti i fior?

BUTTERFLY
Tutti i fior, tutti, tutti.
Pesco, viola, gelsomin,
quanto di cespo, o d'erba,
o d'albero fiorì.

SUZUKI
Uno squallor d'inverno
sarà tutto il giardin.

BUTTERFLY
Tutta la primavera
voglio che olezzi qui.

SUZUKI
Uno squallor d'inverno
sarà tutto il giardin.
A voi, signora.

BUTTERFLY
Cogline ancora.

SUZUKI
Sovente a questa siepe
veniste a riguardare lungi,
piangendo nella deserta immensità.

BUTTERFLY
Giunse l'atteso,
nulla più chiedo al mare;
diedi pianto alla zolla,
essa i suoi fior mi dà.

SUZUKI
Spoglio è l'orto.

BUTTERFLY
Spoglio è l'orto?
Vien, m'aiuta.

SUZUKI
Rose al varco della soglia.

BUTTERFLY
Tutta la primavera
voglio che olezzi qui.

BUTTERFLY e SUZUKI
Seminiamo intorno april.

SUZUKI
Gigli? viole?

BUTTERFLY
Intorno spandi...
Il suo sedil s'inghirlandi
di convolvi, gigli e rose.

BUTTERFLY e SUZUKI
Gettiamo a mani piene
mammole e tuberose,
corolle di verbene,
petali d'ogni fior!

BUTTERFLY
Or vienmi ad adornar.
No, pria portami il bimbo.
Non son più quella!
Troppi sospiri la bocca mandò...
E l'occhio riguardò
nel lontan troppo fiso.
Dammi sul viso
un tocco di carminio...
Ed anche a te, piccino,
perché la veglia
non ti faccia vote
per pallore le gote.

SUZUKI
Non vi movete
che v'ho a ravviare i capelli.

BUTTERFLY
Che ne diranno!
E lo zio Bonzo?

Già del mio danno
tutti contenti!
E Yamadori coi suoi languori!
Beffati, scornati,
spennati gli ingrati!

SUZUKI
È fatto.

BUTTERFLY
L'obi che vestii da sposa.
Qua, ch'io lo vesta.
Vo' che mi veda indosso
il vel del primo dì.
E un papavero rosso
nei capelli...Così.
nello shosi or farem tre forellini
per riguardar,
e starem zitti come topolini
ad aspettar.
(Butterfly conduce il bambino presso lo shosi, e fa tre
fori; Suzuki si accoscia e spia all'esterno. Butterfly si
pone innanzi al foro piu alto e spiando da esso rimane
immobile, rigida come una statua. Il bimbo che sta fra
la madre e Suzuki guarda fuori curiosamente. È notte. I
raggi lunari illuminano dall'esterno lo shosi. Da
lontano si sentono le voci che cantano a bocca chiusa.)


Coro a bocca chiusa

(È l'alba. Butterfly sempre immobile spia al di fuori. Il
bimbo e Suzuki dormono. Si sentono le voci dei marinai
giù nel porto.)


VOCI DEI MARINAI (da lontano)
Oh eh! Oh eh! Oh eh!

SUZUKI
Già il sole!
Cio-Cio-San...

BUTTERFLY
Verrà...verrà col pieno sole.

SUZUKI
Salite a riposare, affranta siete.
Al suo venire vi chiamerò.

BUTTERFLY
Dormi, amor mio,
dormi sul mio cor.
Tu sei con Dio,
ed io col mio dolor.
A te i rai
degli astri d'or,
bimbo mio, dormi.

SUZUKI
Povera Butterfly!

BUTTERFLY
Dormi, amor mio,
dormi sul mio cor.

Tu sei con Dio,
ed io col mio dolor.

SUZUKI
Povera Butterfly!
Chi sia?
Oh!
(Entrano Sharpless e Pinkerton.)

PINKERTON
Zitta! Zitta! Non la destare.

SUZUKI
Era stanca, sì tanto!
Vi stette ad aspettare
tutta la notte col bimbo.

PINKERTON
Come sapea... ?

SUZUKI
Non giunge da tre anni
una nave nel porto
che da lunge Butterfly
non ne scruti il color, la bandiera.

SHARPLESS (a Pinkerton)
Ve lo dissi?

SUZUKI
La chiamo...

PINKERTON
No, non ancor.

SUZUKI
Lo vedete, ier sera,
la stanza volle sparger
di fiori.

SHARPLESS
Ve lo dissi?

PINKERTON
Che pena!

SUZUKI
Chi c'è là fuori nel giardino?
Una donna!

PINKERTON
Zitta!

SUZUKI
Chi è? Chi è?

SHARPLESS
Meglio dirle ogni cosa.

SUZUKI
Chi è? Chi è?

PINKERTON
È venuta con me.

SUZUKI
Chi è? Chi è?

SHARPLESS
È sua moglie.

SUZUKI
Anime sante degli avi!
Alla piccina
s'è spento il sol!

SHARPLESS
Scegliemmo quest'ora mattutina
per ritrovarti sola, Suzuki,
e alla gran prova
un aiuto, un sostegno
cercar con te.

SUZUKI
Che giova? Che giova?

SHARPLESS
Io so che alle sue pene
non ci sono conforti.
Ma del bimbo conviene
assicurar le sorti.

PINKERTON
Oh! l'amara fragranza
di questi fior
velenosa al cor mi va;
immutata è la stanza
dei nostri amor...

SHARPLESS
La pietosa
che entrar non osa
materna cura
del bimbo avrà.

SUZUKI
Oh, me trista!
E volete ch'io chieda
ad una madre...

SHARPLESS
Suvvia, parla con quella pia
e conducila qui...
S'anche la veda Butterfly,
non importa...anzi
meglio se accorta del vero
si facesse alla sua vista.
Vien, Suzuki, vien...

PINKERTON
Ma un gel di morte vi sta.
Il mio ritratto...
Tre anni son passati,
e noverati n'ha i giorni
e l'ore!
Non posso rimaner...
Sharpless, v'aspetto
per via...

SHARPLESS
Non ve l'avevo detto?

PINKERTON
Datele voi qualche soccorso...
Mi struggo dal rimorso.

SHARPLESS
Vel dissi? vi ricorda?
Quando la man vi diede:

Badate, ella ci crede.
E fui profeta allor!
Sorda ai consigli,
sorda ai dubbi, vilipesa,
nell'ostinata attesa
raccolse il cor...

PINKERTON
Sì, tutto in un istante
io vede il fallo mio
e sento che di questo tormento
tregua mai non avrò.
No!

SHARPLESS
Andate.
Il triste vero
da sola apprenderà.

PINKERTON
Addio, fiorito asil
di letizia e d'amor...
Sempre il mite suo sembiante
con strazio atroce vedrò.

SHARPLESS
Ma or quel cor sincero
presago è già...Vel dissi, ecc.

PINKERTON
Addio, fiorito asil...
Non reggo al tuo squallor...
Fuggo, fuggo...son vil!

SHARPLESS
Andate, il triste vero apprenderà.
(Pinkerton esce rapidamente. Suzuki viene dal giardino
seguita da Kate.)


KATE
Glielo dirai?

SUZUKI
Prometto.

KATE
E le darai consiglio
d'affidarmi...

SUZUKI
Prometto.

KATE
Lo terrò come un figlio.

SUZUKI
Vi credo. Ma bisogna
ch'io le sia sola accanto...
nella grande ora...sola!
Piangerà tanto, tanto!

BUTTERFLY
Suzuki, Suzuki! Dove sei? Suzuki!
Suzuki, Suzuki! Dove sei?

SUZUKI
Son qui...
Pregavo e rimettevo

a posto...No...no...no...
Non scendete...no...no...

BUTTERFLY
È qui... è qui...
dove è nascosto?
È qui... è qui...
ecco il Console...
e...dove? dove?
Non c'è.
Quella donna!
Che vuol da me?
Niuno parla!
Perché piangete?
Non, non ditemi nulla...nulla...
Forse potrei cader morta sull'attimo...
Tu, Suzuki, che sei tanto buona,
non piangere!
E mi vuoi tanto bene -
un Sì, un No, di' piano:
vive?

SUZUKI
Sì.

BUTTERFLY
Ma non viene più.
Te l'han detto!
Vespa! voglio che tu risponda.

SUZUKI
Mai più.

BUTTERFLY
Ma è giunto ieri?

SUZUKI
Sì.

BUTTERFLY
Ah! quella donna
mi fa tanta paura!
tanta paura!

SHARPLESS
È la causa innocente
d'ogni vostra sciagura.
Perdonatele.

BUTTERFLY
Ah! è sua moglie!
Tutto è morto per me!
Tutto è finito!

SHARPLESS
Coraggio!

BUTTERFLY
Voglion prendermi tutto!
Il figlio mio!

SHARPLESS
Fatelo pel suo bene il sacrifizio.

BUTTERFLY
Ah! triste madre!
Abbandonar mio figlio!
E sia.
A lui devo obbedir!

KATE
Potete perdonarmi, Butterfly?

BUTTERFLY
Sotto il gran ponte del cielo
non v'è donna di voi più felice.
Siatelo sempre...
Non v'attristate per me...

KATE
Povera piccina!

SHARPLESS
È un'immensa pietà.

KATE
E il figlio lo darà?

BUTTERFLY
A lui lo potrò dare,
se lo verrà a cercare.
Fra mezz'ora
salite la collina.

SUZUKI
Come una mosca prigioniera
l'ali batte il piccolo cuor!

BUTTERFLY
Troppa luce è di fuor,
e troppo primavera.
Chiudi.
ll bimbo ove sia?

SUZUKI
Giuoca...Lo chiamo?

BUTTERFLY
Lascialo giocar...
Va a fargli compagnia.

SUZUKI
Resto con voi.

BUTTERFLY
Va, va. Te lo comando.
(Suzuki esce piangendo. Butterfly accende un lume
davanti al reliquario, s'inchina. Poi prende il pugnale e
lo bacia. Legge le parole incise sulla lama.)

"Con onor muore
chi non può serbar vita con onore."
(Si punta il coltello lateralmente alla gola. La porta
s'apre e vedesi il braccio di Suzuki che spinge il
bambino verso la madre. Butterfly lascia cadere il
coltello, si precipita verso il bambino, lo abbraccia e lo
bacia quasi a soffocarlo.)

Tu? tu? tu? tu?
Piccolo iddio!
Amore, amore mio.
Fior di giglio e di rosa.
Non saperlo mai...per te,
pei tuoi puri occhi
muore Butterfly...
Perché tu possa andar
di là dal mare
senza che ti rimorda
ai dì maturi

il materno abbandono.
O a me, sceso dal trono
dell'alto Paradiso,
guarda ben fiso, fiso,
di tua madre la faccia!
Che ten' resti una traccia,
guarda ben!
Amore, addio, addio!
Piccolo amor!
Va, gioca, gioca.
(Prende il bambino, lo posa su di una stuoia, gli dà
nelle mani la banderuola americana e una pupattola e
lo invita a trastullarsene, mentre delicatamente gli
benda gli occhi. Poi afferra il coltello e va dietro il
paravento. Si vede Butterfly sporgersi fuori dal
paravento e brancolando muovere verso il bambino. Il
gran velo bianco le circonda il collo; si trascina verso il
bambino, poi gli cade vicino.)


VOCE DI PINKERTON
Butterfly! Butterfly! Butterfly!
(Pinkerton e Sharpless si precipitano nella stanza,
accorrendo presso Butterfly che con debole gesto
indica il bambino e muore. Pinkerton s'inginocchia
mentre Sharpless prende il bambino.)


FINE
libretto by Giuseppe Adami, Renato Simoni 

 

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